Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 26 Aprile |
Aleteia logo
Spiritualità
separateurCreated with Sketch.

Come rendere la Quaresima un periodo di gioia

Ash Wednesday

Philippe Lissac | GoDong

Philip Kosloski - pubblicato il 27/02/20

Anziché cupa e sgradevole, la Quaresima può essere trasformata in un momento di allegria

Qual è il vostro punto di vista sulla Quaresima? La ritenete un periodo lungo e difficile, pieno di sacrifici? Se è relativamente facile abbracciare l’Avvento, per molti la Quaresima è una vera lotta.

Lo scrittore ottocentesco Frederick Charles Woodhouse ha riassunto perfettamente l’umore prevalente in Quaresima nel suo Manual for Lent (Manuale per la Quaresima):

“Un’oscurità tenebrosa avvolge tutto questo periodo, in parte l’oscurità derivante da quelle tre ore sulla Croce, in parte l’oscurità solitaria che tutti i penitenti cercano istintivamente, nascondendosi agli occhi del mondo, guardando da soli nei luoghi segreti e proibiti del loro cuore”.

Spesso è un periodo doloroso di sacrificio, e per questo “il periodo della Quaresima è per molti sgradevole”.

Ma la Quaresima dev’essere davvero un peso del genere?

In primo luogo, la Quaresima è intesa come un periodo di rinnovamento spirituale e di libertà, e offre un’opportunità speciale per liberarsi di tutto ciò che ci impedisce di avere un rapporto intimo con Dio, per poter sperimentare la pace e la libertà dei figli di Dio.

Questo è uno dei motivi per cui la Quaresima viene abbracciata volentieri da molte persone, che vi vedono la possibilità di ricominciare e rinnovare il loro impegno nei confronti di Cristo.

In secondo luogo, se la Quaresima implica grande sacrificio e penitenza, siamo invitati ad approcciare le croci che portiamo con gioia, a imitazione di Gesù e dei tanti santi che ci hanno preceduto, che non si concentravano sulle sofferenze che sperimentavano, ma sulla gioia che li aspettava in Cielo.

“La Croce è sempre dolorosa. La repulsione che la Quaresima suscita in noi non è altro che la natura umana che si ritrae dalla Croce… Cosa si dice che abbia sostenuto [Gesù] anche quando la natura umana gridava di fronte alla terribile prospettiva e alla realtà più intollerabile? È stata la gioia della fine; ‘per la gioia posta davanti a Lui’… È questo che ha fatto rimanere calmo e gioioso il cuori di molti martiri quando le grida della gente si levavano come un tuono o il suono di molte cascate, ‘I cristiani ai leoni!’, e ha insegnato loro a perdonare, e perfino ad amare e a benedire i loro persecutori, coloro che presentavano ‘la gioia posta davanti a loro’”.

Non è sempre facile vedere l’aspetto positivo della sofferenza, ma quando guardiamo le cose da una giusta prospettiva possiamo anelare a privarci di una piccola felicità temporale per ottenerne una molto più grande che duri.

“Guardiamo ai nostri peccati come ad altrettanti ostacoli e barriere sulla via della felicità, e ci affretteremo ad abbracciare tutti i mezzi che possono porre loro fine e rendere la nostra anima adatta a stare con Dio… Preghiamo sempre e sforziamoci di avere la fede dei santi di Dio, e allora la Quaresima non ci sembrerà più sciocca e sgradevole, ma gradita e foriera di frutti di pace e gioia”.

Tags:
quaresima
Top 10
See More