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Chi non è battezzato non è figlio di Dio?

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Sebastien Desarmaux | Godong

Felipe Aquino - pubblicato il 27/01/20

Ecco cosa dice il Catechismo della Chiesa Cattolica

Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma in vari paragrafi che il Battesimo ci rende figli di Dio per adozione in Gesù Cristo. Mediante il Battesimo, Cristo ci riporta a Dio. San Paolo dice che attraverso il Battesimo partecipiamo alla morte e resurrezione di Cristo (Rom 6, 3-4) siamo inseriti in Lui, diventiamo membra del suo Corpo, la Chiesa (1 Cor 12, 27), nuovamente eredi del cielo, tempio dello Spirito Santo.

Tutti gli esseri creati da Dio sono amati da Lui, ma il Battesimo ci rende “figli nel Figlio”, ovvero figli adottivi del Padre, attraverso Gesù Cristo. È questo che insegna il Catechismo:

§1270. “Rigenerati [dal Battesimo] per essere figli di Dio, [i battezzati] sono tenuti a professare pubblicamente la fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa”, e a partecipare all’attività apostolica e missionaria del popolo di Dio.

§537. “Con il Battesimo, il cristiano è sacramentalmente assimilato a Gesù, il quale con il suo battesimo anticipa la sua morte e la sua risurrezione; il cristiano deve entrare in questo mistero di umile abbassamento e pentimento, discendere nell’acqua con Gesù, per risalire con lui, rinascere dall’acqua e dallo Spirito per diventare, nel Figlio, figlio amato dal Padre e « camminare in una vita nuova »”.

§1250. “Poiché nascono con una natura umana decaduta e contaminata dal peccato originale, anche i bambini hanno bisogno della nuova nascita nel Battesimo per essere liberati dal potere delle tenebre e trasferiti nel regno della libertà dei figli di Dio, alla quale tutti gli uomini sono chiamati. La pura gratuità della grazia della salvezza si manifesta in modo tutto particolare nel Battesimo dei bambini. La Chiesa e i genitori priverebbero quindi il bambino della grazia inestimabile di diventare figlio di Dio se non gli conferissero il Battesimo poco dopo la nascita”.

§1996. “La nostra giustificazione viene dalla grazia di Dio. La grazia è il favore, il soccorso gratuito che Dio ci dà perché rispondiamo al suo invito: diventare figli di Dio, figli adottivi, partecipi della natura divina, della vita eterna”.

§1265. “Il Battesimo non soltanto purifica da tutti i peccati, ma fa pure del neofita una “nuova creatura”, un figlio adottivo di Dio [cfr. Gal 4,5-7 ] che è divenuto partecipe della natura divina”, membro di Cristo e coerede con lui, tempio dello Spirito Santo.

1996. “La nostra giustificazione viene dalla grazia di Dio. La grazia è il favore, il soccorso gratuito che Dio ci dà perché rispondiamo al suo invito: diventare figli di Dio, figli adottivi, partecipi della natura divina, della vita eterna”.

1997. “La grazia è una partecipazione alla vita di Dio; ci introduce nell’intimità della vita trinitaria. Mediante il Battesimo il cristiano partecipa alla grazia di Cristo, Capo del suo corpo. Come « figlio adottivo », egli può ora chiamare Dio « Padre », in unione con il Figlio unigenito. Riceve la vita dello Spirito che infonde in lui la carità e forma la Chiesa”.

Sant’Ippolito, del II secolo, diceva che “chi si accosta con fede al bagno di rigenerazione rinuncia al demonio e si dona a Cristo; rinnega il nemico e proclama che Cristo è Dio; rinuncia alla schiavitù e si riveste dell’adozione filiale; esce dal Battesimo, e più di tutto questo diventa figlio di Dio ed erede con Cristo”.

Papa San Pio X ha detto che Dio “ci ha, per speciale benevolenza, adottati nel Battesimo come fratelli di Gesù Cristo e coeredi insieme con lui dell’eterna gloria” (Catechismo Maggiore, Questione 286).

È per questo che la Chiesa chiede che i genitori battezzino subito i loro figli e non permettano mai che un bambino muoia senza essere battezzato.

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