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Lui non mi desidera più. Come si esce da questa crisi?

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fizkes|Shutterstock

Verso una coppia felice - pubblicato il 15/11/19

Accogliere una nuova vita è un'esperienza bellissima, ma spesso, la fatica mista a incredulità e gioia dei primi giorni, cede il passo a una routine frenetica e tutta nuova che può destabilizzare anche la coppia più affiatata. Serve pazienza, con sé stessi per primi, per accogliere il turbinio di sensazioni e scegliere come indirizzarle.

di Marco Scarmagnani

Sono sposata da due anni e abbiamo un bellissimo bambino di un anno. È da dicembre che mio marito ha manifestato pian piano un allontanamento affettivo e sessuale nei miei confronti…ma non capivo. A gennaio l’ho messo alle strette ed è saltato fuori che, a causa di alcuni battibecchi, lui ha cominciato ad elaborare dentro di sé che forse non andavamo più d’accordo e che era meglio lasciarci (cose che gli gridavo sempre io quando litigavamo). Prego e chiedo di pregare, ma quando entra la crisi è anche difficile uscirne. Il mio fisico e la mia mente stanno facendo troppa fatica, ho paura di mandare tutto all’aria per mancanza di forza… è brutto non sentirsi amati.

Carissima,

è comune avere momenti di difficoltà anche molto dolorose durante la vita di coppia. Basta guardarci intorno: la differenza è tra chi molla e chi tiene duro. Poi, abbi fiducia, se adeguatamente trattato, tutto passa. Ci sono alcuni nuclei importanti per capire il vostro malessere. Un bambino piccolo è una creatura stupenda che vi riempie di gioia ma anche un impegno che, soprattutto per lei, avrà potuto farla sentire inadeguata o sola.
Poi ci sono i battibecchi non del tutto risolti che, si sa, si ripresentano con gli interessi anche dopo parecchio tempo.
Ora sente solo l’amarezza, e ancora più solitudine, e ancora più insicurezza.


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Il dolore che sentite può essere forte, ma la crisi di coppia può essere affrontata.
Tenga presente che questo suo sentire, anche se cerca di nasconderlo, potrebbe spaventare suo marito e quindi allontanarlo ancora di più. Ma non è colpa sua, stia serena. Ciò che sentiamo è sempre legittimo, caso mai possiamo scegliere cosa fare di ciò che sentiamo. Ora probabilmente vi sentite due isole alla deriva, e vostro figlio vi fa tanta pena.
Per lei che è una donna questa distanza è ancora più angosciosa, mi ha fatto venire in mente Dante nel canto VIII del Purgatorio, quando, in una terzina certo dal sapore un po’ maschilista, comunque rileva quanto poco «in femmina foco d’amor dura, se l’occhio o ‘l tatto spesso non l’accende». Oggi i neuropsichiatri sono più paritari: parlano dell’ossitocina, l’ormone femminile che spinge alla costruzione e la stabilizzazione dei legami.
La cosa che più ci interessa e che questo suo senso di abbandono anche fisico è comprensibile.

La crisi di coppia spesso è una opportunità di crescita per entrambi.
Comunque queste cose che mi ha raccontato sono delle durissime opportunità di crescita. La vita di Fede può darvi consolazione ma vi consiglio di farvi aiutare da qualche professionista per inquadrare anche umanamente i meccanismi che stanno alla base della vostra incomprensione.
È un po’ come per la malattia fisica: certo che abbiamo fede e chiediamo la guarigione a Dio, ma consultiamo anche il medico, anche lui è uno strumento della Provvidenza.
Con fede e determinazione ce la farete sicuramente!
Vi auguro ogni bene.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA VERSO UNA COPPIA FELICE

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