Un’emorragia cerebrale e il terrore di perdere la compagna di una vita, così Karl Von Schwarz porta la moglie in gioielleria per rinnovare la promessa di fidanzamento: “E’ la ragazza che ho amato per tutta la vita. E oggi più del primo giorno”.La storia di Karl Von Schwarz e Donna Jean Gibbs, felice coppia pluriottantenne dell’Ohio, giunge propizia per sfatare una bugia che sempre più spesso ci viene sussurrata: l’attesa del piacere sarebbe il piacere stesso. L’uomo moderno sa desiderare tantissimo, ma quando ha per le mani l’oggetto del desiderio sbuffa, si annoia, addirittura lo butta via. Sappiamo bramare, non ci riesce più bene godere … perché apprezzare è un verbo che richiede dedizione e lottare per ciò che amiamo è più impegnativo di mettersi a desiderare da capo qualcos’altro.
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Tradotto in un’immagine: grossi diamanti di fidanzamento, matrimoni brevi. Sta facendo il giro di tutte le riviste patinate la foto del nuovo anello di fidanzamento di Jennifer Lopez, un diamante sfacciatamente enorme. Con tre matrimoni alle spalle, la bella latinoamericana ha detto sì alla proposta di Alex Rodriguez nella cornice delle Bahamas. E’ una parabola perfetta e triste. Non auguro nulla di male a J Lo, constato un’amara trama in cui la promessa di amore sembra meglio dell’amore stesso. L’uomo comune assiste a queste storie da favola presagendo già che a cotanto sfarzo di fidanzamento segua una storia d’amore per nulla eterna.
Queste promesse hollywoodiane fanno sognare, ma poi tradiscono in fretta l’idea dell’amore eterno con divorzi altrettanto veloci; fanno venire il dubbio che il momento supremo in cui un uomo e una donna si promettono qualcosa di fedele e duraturo sia un bluff del cuore, un entusiasmo che, poi, scoppia di botto come un palloncino. Benvenga allora l’impavida impresa di due anziani americani che dopo 63 anni di matrimonio rinnovano la loro promessa d’amore. Ripercorrere la loro storia ci conferma che una promessa anticipa la gioia di un godimento, non è un attimo di entusiasmo passeggero. Karl e Donna sono testimoni di ciò che Chesterton scrisse a proposito del voto matrimoniale:
Ai nostri giorni la rivolta contro i voti è arrivata a comprendere quella contro il voto tipico del matrimonio. E’ assai divertente ascoltare cos’hanno da dire gli oppositori del vincolo matrimoniale. Essi sembrano pensare che l’ideale della fedeltà sia un giogo misteriosamente imposto all’umanità dal demonio, anziché essere, come di fatto è, un giogo che tutti gli amanti impongono a se stessi con coerenza. […] L’amore vincola se stesso per sua natura, e l’istituto del matrimonio ha fatto all’uomo comune la cortesia di prenderlo in parola. (da L’imputato)
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63 anni insieme
Karl Von Schwarz e Donna Jean Gibbs sono innanzitutto bellissimi e in questa foto non hanno nulla da invidiare ai divi hollywoodiani: fu scattata nel 1956 nel giorno del loro matrimonio. Si fidanzarono al liceo e sono rimasti insieme una vita; oggi lui ha 85 anni e lei 82. Il tempo li ha benedetti con una famiglia sempre più grande, 4 figli e poi 9 nipoti e poi 9 bisnipoti. Lo scatto vintage ha la forza di restituirci la bellezza di un sorriso autentico, c’è nell’incrocio dei loro occhi tutto l’entusiasmo di un inizio.
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Non sappiamo di cosa è stata intessuta la loro vita quotidiana, 63 anni di matrimonio insieme saranno stati una bella crociera fatta anche di burrasche. Se però, a così tanti anni di distanza, ritroviamo sul loro volto il medesimo sorriso, vuol dire che la promessa di due innamorati non è solo un’illusione inebriante e passeggera: il matrimonio è stato per loro, e può essere per tutti, la via di una felicità vissuta, per cui vale la pena impegnarsi e anche patire. Un video girato dalla nipote Christina e diffuso dalla TV americana, così come dai maggiori social networks, ha catapultato l’attenzione sulla loro coppia, protagonista di un gesto di autentico romanticismo.
L’unione e il forte affiatamento tra Karl e Donna sono stati messi a dura prova lo scorso anno, perché Donna ha subito un intervento cardiaco a cuore aperto, che le ha procurato un’emorragia cerebrale. Il marito ha trascorso in ospedale accanto alla moglie buona parte del 2018, devastato dal vederla in serio pericolo di vita.
Proprio lì, a tu per tu con l’ipotesi che il “finché morte non ci separi” stesse bussando alla porta, Karl ha avuto l’idea di rinnovare la promessa del fidanzamento, non appena la sua consorte si fosse rimessa. Donna è uscita dall’ospedale in sedia a rotelle e fortemente debilitata, ma col suo intatto cipiglio femminile ha richiamato il marito al dovere: le aveva promesso un nuovo anello di fidanzamento, non sia mai che stesse scherzando!
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Due ragazzi
Da vero galantuomo lui ha onorato l’impegno e l’ha accompagnata in una gioielleria, proprio come l’indimenticata coppia del film Colazione da Tiffany. Nel breve video della nipote si vede che, gioiello alla mano, Karl si inginocchia a fatica e lei – incredula – pronuncia una battuta improbabile, ma sincera: “Ma che diavolo….?”. Noi donne dobbiamo sempre fingere di cascare dal cielo di fronte a ciò che aspettiamo con ansia. Questa piccolo tocco di alterigia femminile rende Donna ancora più affascinante.
Il resto della loro rinnovata promessa è identico al copione di quei film in cui non contano i carati dell’anello e neppure il luogo in cui ci si trova, conta solo lo sguardo tra lui e lei. A dire il vero conta pure ciò che dice lui.
«E’ stato facile per me fare questa proposta – dice Karl – Ed è stato fantastico, perché è la ragazza che ho amato per tutta la vita. E oggi più del primo giorno: siamo stati così tanto tempo insieme che non riusciremmo mai a stare separati». (da Il Messaggero)
La chiama ragazza, perché la fonte dell’eterna giovinezza non è fatta di chirurgia estetica e non è neppure un segreto per pochissimi adepti. La famiglia conosce un momento di crisi allarmante e queste storie solo apparentemente frivole e zuccherose potrebbero sembrare un vezzo anacronistico. Tuttaltro. C’è una sedia a rotelle in primo piano e un uomo le cui ginocchia tremano nel piegarsi: c’è il racconto di una fatica, il non detto – forse – di tante incomprensioni, difficoltà, giorni da dimenticare, litigate furiose. Qual è dunque questa giovinezza che resta intatta per quanto il tempo trascorra e dia a un marito e a una moglie molte prove da superare? E’ guardare con intatto stupore all’origine che li ha uniti.
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La vera speranza si guarda alle spalle e ringrazia che, nonostante tutti i tradimenti e cedimenti umani, la mano del Cielo abbia sostenuto e guidato l’intuizione di eterno avuta di fronte a un volto amato.