Sono del segretario particolare di Papa Francesco
Come prepararsi alla grande festa in modo giusto? Un aiuto, come riporta Avvenire (20 dicembre). ci viene da Yoannis Lazhi Gaid, segretario particolare di papa Francesco, attraverso “10 Comandamenti”.
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1) Preparati al Natale
Il tempo di avvento ci esorta a prepararci all’arrivo del Signore attraverso la vigilanza, la preghiera, la conversione e la carità. Prepararsi al Natale significa confessarsi, significa impegnarsi di più nella preghiera e nel compiere concretamente azioni di carità verso i bisognosi.
2) Prepara il presepe
Dio non nasce nei cuori chiusi o impietriti. Dio bussa e non entra mai se non Gli si apre dall’interno. Ecco perché il vero presepe di Gesù sta nel tuo cuore quando è piano di accoglienza, di perdono e di amore.
“Preparatemi il presepe anche nella tua famiglia perché, per me, non esiste un presepe più bello di una famiglia raccolta nella preghiera, unita nell’amore, salda nella fedeltà, ove ciascuno vede nell’altro il mio volto”.
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3) Onora mia madre e mio padre
Maria e Giuseppe sono la mia famiglia. Onora mia madre che dall’alto della croce ti ho donato come madre. Onora Giuseppe che mi ha custodito e mi ha insegnato tanto, anche attraverso il suo eloquente e orante silenzio. Ricordati anche che la devozione vera che puoi offrire ai mei genitori è quella di onorare i tuoi genitori e i tuoi nonni, specialmente se sono anziani.
4) Lasciami un posto libero nel tuo tavolo
Sii generoso e non nascondere la tua paura e avarizia dietro pregiudizi e false giustificazioni. Impara a vedermi in ogni affamato, assetato, nudo, carcerato e ammalato. Non rimandare dunque il bene che puoi fare a quel domani che non arriverà mai e non sentirti mai sazio se hai lasciato un tuo fratello senza pane.
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5) Vivi il mio Natale con i tuoi
Ferma la tua vita frenetica e riordina la piramide delle cose di valore nella tua vita. Non lasciarti divenire schiavo delle cose che periscono, del lavoro, oppure del superfluo. Trova il tempo per giocare con i tuoi bambini, di parlare con i tuoi, di uscire insieme ai tuoi. Sono nato al freddo ma il calore della mia famiglia mi ha salvato dal freddo e dal gelo che mi circondavano. Solo il calore della famiglia è in grado di scaldarci il cuore.
6) Riconciliati con gli altri
Senza perdono non c’è Natale. È inutile addobbare la casa, il giardino e la strada con luci e alberi di Natale se il rancore e i risentimenti si sono impadroniti di te. Liberati dall’odio con l’amore; dal risentimento con il perdono; dall’avversità con la riconciliazione; dall’ostilità con l’amabilità. Guadagna di più chi concede il perdono rispetto a chi lo riceve.
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7) Non vergognarti del mio Natale
Non nominare il mio Natale invano, trasformandolo in una festa pagana. Impara da Giovanni il Battista ad essere una voce che grida nel deserto del mondo per preparare il mio arrivo. Non avere paura di dire che questa festa si chiama Natale e non babbo natale. Togliere il mio nome non indicherà mai il rispetto verso i non credenti ma la vergogna dei credenti. Si parla tanto della mia nascita ma senza ricordarmi. Rimango senza parole nel notare la genialità di sfruttare commercialmente al massimo la mia festa senza nominarmi. Almeno tu non farlo.
8) Non fare regali impuri o inutili
La cultura del materialismo e del commercio ha trasformato il mio compleanno in infiniti pacchi di regali di ogni genere. Difronte alle infinite possibilità il regalo è diventato un peso per chi lo offre e per chi lo riceve. Quante cose inutili riempiono le nostre case e occupano posto per anni. Impara a fare bene i regali scegliendo la semplicità e non la firma, l’utilità e non il prezzo. Liberati anche del superfluo e condividi gli oggetti che non usi con coloro che ne hanno bisogno. “Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale: Al tuo nemico, perdona; Al tuo avversario, offri tolleranza; A un amico, offri il tuo cuore; A un cliente, il tuo servizio; A tutti, dona la carità; A ogni bambino, rendi un buon esempio. A te stesso, offri rispetto” (Oren Arnold).
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9) Ricordati di santificare la vigilia e il giorno della mia Nascita
Fa male vedere i credenti affannati e agitati nel preparare la cena della vigilia di Natale e altrettanto disinteressati a trovare il tempo per santificare il mio arrivo nel mondo. Sento di doverti ricordare: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta» (Lc 10, 41 – 42).
10) Ricordati degli anziani
Il Natale è tempo di gioia ma è anche tempo di memoria e la memoria diventa una frusta sulla schiena della persona che, dopo una lunga vita, si trova sola, abbandonata e dimenticata perfino dai propri figli. Impegnati, dunque, nel donare loro il calore che ti avevano dato in abbondanza quando ne avevi bisogni. Regalagli anche una telefonata o una breve visita, sarà il regalo più bello che puoi donarmi.
Apri il tuo cuore alla vera luce: la luce che può illuminare e trasformarci, se nasce dentro di noi; la luce del bene che vince il male; la luce dell’amore che supera l’odio; la luce della vita che sconfigge la morte.
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