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FOTO ESCLUSIVE: la folle avventura di filmare con un drone il luogo del Battesimo di Gesù

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Jeffrey Bruno | JTB | Aleteia

Jeffrey Bruno - pubblicato il 20/10/18

Finora l'esperienza più pazzesca con la GoPro...

“Purtroppo non riusciremo a usare un drone sul luogo del Battesimo di Gesù per via della vicinanza al confine israeliano”, mi dice in tono sconsolato la voce all’altro capo del filo. E quello era tutto, o almeno così pensavamo. I membri del dipartimento di Aleteia dedicato alle immagini stavano partendo per la Giordania per scattare foto e girare filmati per varie produzioni future, e alla base di tutto questo c’era la speranza, forse irrealisticamente ottimista, di poter usare un drone per le inquadrature dall’alto dei vari siti.

Servivano i documenti e l’approvazione dell’Ente del Turismo Giordano, della Royal Jordanian Film Commission e delle Forze Armate giordane per avere anche solo la minima possibilità di far entrare un drone nel Paese, figuriamoci per farlo volare. E allora mi sono seduto alla mia scrivania ed ho cominciato a studiare una vecchia cartina di Amman. Ho deciso: lascio tutto nelle mani di Dio, qualsiasi sia il risultato!

Qualche giorno prima della partenza riceve un’e-mail: “Volevo solo farle sapere che l’ufficio responsabile mi ha informato che i permessi per il drone sono stati emessi e tutto sembra a posto”. Ancora un “No” per il luogo del Battesimo di Gesù, ma 6 su 7 non è male. Ho sorriso, ho guardato in alto e ho detto “Grazie!”.

Eravamo forse beatamente inconsapevoli del privilegio che avevamo ricevuto, ma quando la grande custodia nera che conteneva il drone è arrivata al Queen Alia International Airport di Amman e ha monopolizzato l’attenzione dei servizi di sicurezza abbiamo iniziato a realizzare un po’ meglio. Ci è venuto incontro un funzionario che doveva accompagnarci ovunque avremmo usato il drone e ne sarebbe stato il custode durante la nostra permanenza in Giordania. Lui e il drone avrebbero viaggiato in un veicolo diverso dal nostro. Per come la vedevo io, era una cosa in meno da portare.

“Potrebbe ripetere, scusi?”, ho balbettato quando siamo stati ragguagliati su procedure, protocolli e la lista dei luoghi per i quali avevamo ricevuto l’approvazione. “La vostra richiesta di far volare il drone sul luogo del Battesimo è stata approvata…”

Mi è caduta la mascella a terra.

Dopo vari giorni di riprese a Petra, alla Cittadella, a Mukawir e al Wadi Rum è arrivato il grande giorno. Mentre stavamo in piedi vicino alle rive del fiume Giordano, osservando il territorio di Israele, a pochi passi da noi, è emerso chiaramente quali fossero le preoccupazioni.

Mentre un gruppo di soldati armati mi osservava dall’alto in basso, il funzionario mi ha guardato intensamente ed ha detto: “Potete volare qui… ma non oltre”. Ha continuato a fissarmi come se volesse farmi entrare il concetto bene in testa. Nessuno voleva scatenare un incidente internazionale.

Mentre collocavo il drone a terra e aspettavo il segnale del GPS ho iniziato a sudare.

La situazione era del tutto surreale… trovarsi sulle rive del Giordano, vicino al punto in cui Gesù Cristo è stato battezzato da Giovanni il Battista, dove Dio ha dichiarato “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”, dove lo Spirito di Dio è disceso come una colomba, al confine israelo-giordano con soldati e armi automatiche a pochi metri… e io con le mie grandi idee e il mio piccolo drone.

È schizzato verso l’alto in una nuvola di polvere salendo rumorosamente come una libellula gigantesca. Guardando nel monitor di controllo del volo e vedendo l’icona rossa della registrazione, la batteria al massimo e notando che non c’era abbastanza vento per portare accidentalmente il drone verso il confine ho iniziato a rilassarmi un po’. Sono stato invaso dalla pace mentre il drone si avvicinava al fiume… un’altra preghiera esaudita. Mentre saliva nel cielo registrando in alta definizione la terra in cui Giovanni il Battista ha rivolto il suo appello, dove i discepoli hanno camminato e Gesù è stato battezzato, si poteva quasi vedere la scena svolgersi dall’alto, forse perfino da quella che si penserebbe sia la prospettiva di Dio.

Mentre il drone scendeva e atterrava è esplosa la gioia. L’impresa che sembrava impossibile era stata compiuta.

Il sole era ormai basso nel cielo quando siamo partiti per la nostra destinazione successiva sul Mar Morto. Ho avuto la consapevolezza che quello che spesso sembra impossibile non lo è per Dio, se solo confidiamo in Lui.

“Chi confida in se stesso è perduto, chi confida in Dio può fare grandi cose” (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)

A nome dei Dipartimenti di Aleteia per le Immagini e i Video, desideriamo esprimere la nostra più profonda gratitudine al Governo giordano e al team di sostegno per la loro assistenza e generosità a supporto di questo progetto.

Rimanete sintonizzati per vedere le riprese nella prossima serie di video sui luoghi santi della Giordania!

Per saperne di più sul sito del Battesimo di Gesù e altri splendidi luoghi santi della Giordania visitate il sito Holy Jordan.

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