Ha 16 anni e la sera della festa non ha ancora una ragazza a cui offrire il bouquet e da accompagnare in pista. Ma poi le amiche gli fanno una bellissima sorpresa! Grande la sua gioia e la gratitudine della mamma.Brodie Smith ha 16 anni ed è affetto da autismo. La sera del ballo di fine anno si avviava da solo verso la location della festa , che non voleva perdersi per nessuna ragione al mondo, perché per ogni liceale il ballo rappresenta l’evento più cool della stagione.
Nessuno con cui andare al ballo
A nessuno fa piacere partecipare ad una serata così importante senza una dama con cui trascorrerla. Possiamo quindi facilmente immaginare il suo stato d’animo, il senso di solitudine, dispiacere e rassegnazione. Ma poi all’improvviso tutto cambia, come spesso accade nella vita le situazioni si ribaltano inaspettatamente: 5 ragazze gli piombano davanti e gli chiedono: “Ci accompagni al ballo?”. Brodie cavaliere non di una, ma di ben 5 dame! Come sempre la provvidenza non solo dona ciò che occorre, ma lo fa in abbondanza.
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Beato tra le donne
Il giovane non si è fatto sfuggire l’occasione ed è balzato subito in macchina insieme alle amiche, chissà come l’avranno invidiato i suoi compagni quando lo hanno visto entrare in sala felicemente e abbondantemente accompagnato. Una di loro, la sedicenne Lottie Byrne ha raccontato con entusiasmo:
“Eravamo così contente di vedere Brodie. Lo abbiamo chiamato, gli abbiamo detto di salire in macchina, lui era veramente emozionato (…)” (Huffpost.it).
Il giorno dopo la madre di Lottie, Nicky, felice ed orgogliosa per quello che era successo la sera prima ha deciso di condividere la foto delle ragazze insieme al beato tra le donne, che in poco tempo è diventata virale.
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La gioia della mamma
Anche Dianne, la mamma di Brodie, piena di emozione e felicità per un gesto semplice ma importante che rimarrà impresso nella memoria e nel cuore di suo figlio ha così raccontato:
“La cosa mi ha commosso, ero in lacrime. Brodie non dimenticherà mai quel momento. Mi ha detto che non conosceva bene le ragazze ma che si sono fermate e che gli hanno chiesto di accompagnarle. Potete vedere da soli, dalle fotografie, quanto fosse contento. Aveva un sorriso gigantesco” (Ibidem).
Abbiamo spesso parlato di autismo, raccontando le fatiche e le gioie di genitori impegnati anima e corpo nel sostenere i figli affetti da questa patologia e offrire loro il meglio. La vicenda di Brodie è un episodio piccolo, semplice ma bello, positivo, perché parla di amicizia e di come lo sguardo empatico e materno delle donne, predisposte già biologicamente ad occuparsi dell’altro, può nel quotidiano compiere azioni d’affetto, vicinanza, accoglienza.
Brodie conserverà un bellissimo ricordo del ballo di fine anno e anche le sue cinque amiche.
No Brodie? No party! 😉
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