Una bambina copta racconta l'omicidio della madre, una delle vittime degli attentati al Cairo del dicembre scorso
Uomini armati hanno attaccato i cristiani che uscivano da una chiesa copto-ortodossa alla periferia del Cairo il 29 dicembre 2017. L’attentato, rivendicato dallo Stato Islamico, ha avuto luogo dieci minuti dopo la fine della Messa nella chiesa di San Menas ed è costato la vita a nove persone.
Una delle vittime era una giovane madre di nome Nermeen Sadiq.
Nesma ha reso pubblico il suo racconto attraverso la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre:
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“Quando è finita la Messa, mia cugina, mia madre ed io siamo uscite dalla chiesa. Mia madre portava un crocifisso al collo e nessuna di noi portava il velo. Nei quartieri poveri le donne musulmane spesso portano il velo per distinguersi dalle donne cristiane.
Abbiamo preso una strada laterale e abbiamo visto che un uomo che si avvicinava alla chiesa in modo cadeva in una buca. Mia madre è andata subito ad aiutarlo e gli ha detto: “In nome di Gesù Cristo, sta bene?” L’uomo si è ripreso rapidamente e nell’arco di un battito di ciglia ha aperto il fuoco contro di noi con un’arma che ha tirato fuori da sotto il gilet.