“Con me cambierà!” è la firma di noi donne crocerossina doc che vogliamo salvare il mondo partendo dall’uomo accanto a noi. Ma la nostra vocazione è quella di diventare vere donne, a salvare il mondo ci pensa Dio.Mi dispiace dover sottolineare un difetto di noi donne, anche perché penso che non ne abbiamo per niente e che, se pur ne avessimo, sarebbero tutti perdonabili a causa della bellezza che ci contraddistingue. Io sono una fan delle cene con le amiche dove il tema principale è “parlare male del marito” perché solo la tua amica, quella che ti conosce bene e sa quanto ami quel ruvidaccio che hai scelto come compagno di cordata nel cammino, può capirti. Solo con le amiche più care si possono condividere certe bruttezze e certi difetti (chiaramente di tuo marito!!! Noi siamo sempre impeccabili sia chiaro!) senza che sia mai messo in discussione l’unione della coppia. Lei lo sa che ti stai sfogando, che lui è scorbutico e grezzo, che pretende certe attenzioni e che, sebbene gli hai scritto il numero della baby sitter a caratteri cubitali su un fogliettino dentro il portatile del lavoro scrivendoci chiaramente che poteva chiamarla a sorpresa per portarti a cena fuori, lui ancora non l’ha fatto!!! Lei lo sa perché suo marito di solito è come il tuo, a volte può succedere di trovarne di peggio.
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Queste cene fra amiche si concludono immancabilmente dicendo: “Non so stronzi! Eh che so uomini! Non è colpa loro!” … insomma siamo talmente innamorate che potremmo giustificarli su tutto.
Quello che noi donne non ci lasciamo scappare è l’occasione di redimere i poveri maschietti dai loro sbagli. È qui che comincia la nostra crociata. Armate di buona e buonissima volontà, di spirito missionario e di un cappellino bianco con una grossa croce rossa in testa, partiamo verso la nostra opera di salvatrici.
– Guarda, non mi ha neanche fatto gli auguri di compleanno perché era in viaggio con i suoi amici per andare a vedere il Milan.
– Noooo, davvero?!!! No ma lui non può farti questo! Eh no! Mica ti puoi far trattare così…
– E poi squilla in continuazione sto telefono quando stiamo insieme. Una volta la cugina che gli si è bucata la ruota ed è per strada, una volta suo padre ha bisogno di aiuto a tagliare il prato proprio di domenica pomeriggio quando sta con me! Poi pure la mamma che voleva andare a trovare la nonna …
– Ma tu sei sicura che Giacomo abbia tagliato il cordone ombelicale? Tu per lui sei al primo posto? (tutti abbiamo la cosiddetta amica psicologa da cinque euro!!!)
– Mmmm, sai la verità è che lui ha sofferto la solitudine quando era piccolo; abitava lontano dai nonni e i suoi genitori hanno sempre lavorato tanto e con lui non ci sono stati…poverino, chissà quanto ha sofferto…ma adesso con me al suo fianco non soffrirà più, mi prenderò io cura di lui. Lo cambierò, con me cambierà!
Sicuramente Giacomino ha sofferto, chi di noi non ha avuto un’infanzia fantastica alzi la mano. Ma chi ti vuoi sposare? Un ragazzino a cui fare la mamma, uno da salvare dalle sue dinamiche affettive o un uomo?
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Due anni dopo
Due anni dopo chiaramente tutto cambia. L’innamoramento finisce e Giacomino ti pianta in asso per l’ennesima volta perché deve correre dalla mamma ad aprirle la porta di casa perché lei non riesce ad aprirla e non vuole disturbare il vicino (che già si trova li e si è già offerto di aiutarla). Ma Giacomino corre da lei perché è — sua mamma — e non può lasciarla nel momento del bisogno, lui è un bravo ragazzo!. E così tu, dopo due anni che lo giustifichi, che lo redimi, che lo capisci, che lo lasci fare e che ti becchi sempre la fregatura di essere piantata in asso per qualcun altro o qualcos’altro, nun gliela fai più. Staccato il disco delle giustificazioni adesso inizi con quello delle rivendicazioni:
– Ma ti rendi conto? Io ho rinunciato ad andare al tennis per lui!
– È inaccettabile il suo comportamento…
– Capisci! Tutte le volte che sono andata io da lui facendomi 60km per farlo riposare il sabato mattina. E i pranzi che mi sono dovuta sorbire con tutta la sua famiglia … Se penso che non sono andata a studiare a Perugia per stare più vicino a lui … (E poi arriva la frase che ogni crocerossina doc porta in se) … dopo tutto quello che ho fatto per lui!
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Cara crocerossina che vivi dentro ogni donna, so bene che è difficile abbandonare questa divisa, ma non hai altra scelta. Il Giacomino di turno sono sicura ti avrà risposto due cose:
(1) Chi te l’ha chiesto di fare tutto questo!
(2) Sei una rompi scatole! Decidi le cose per te! Smettila di starmi addosso!
L’amore è gratuito
Giacomino tutti i torti non ce l’ha. L’amore è gratuito!
Se dici — dopo tutto quello che ho fatto per te! — vuoi essere ripagata del tuo “amore”, ma l’amore è gratuito se no è scambio, commercio o business. Chi te l’ha chiesto di metterti col mammone immaturo? Guarda che i genitori, i fratelli e i figli non si scelgono, hai quelli che ti manda il Padre Eterno, ma gli amici e il ragazzo te li vai a cercare tu!
L’amore vero è l’incontro fra due persone mature che stanno in piedi da sole e che si vogliono spendere in una relazione. Ma stanno in piedi da sole! Se Giacomino per stare in piedi deve sentirsi un bravo ragazzo con la mamma c’è qualcosa che non torna. Se tu non sei la sua priorità — non lo sei! — lascia perdere, non rincorrere l’essere amata per forza, non funziona. L’uomo giusto è quello che sta in piedi da solo, non ha bisogno di poggiarsi a qualcuno per esistere. È un uomo che ha i suoi interessi e che ha piacere a condividerli. Lui fa un passo verso di te e tu uno verso di lui.
Noi crocerossine ci prendiamo su noi stesse tutta la responsabilità della relazione. Ci carichiamo di tutte le situazioni sulle nostre spalle. Facciamo tutto da sole. Quando Giacomino si deresponsabilizza e fa un passo indietro nel cammino che si sta facendo insieme, noi siamo sempre pronte a caricarci anche della sua parte. Si cammina insieme e si va nella stessa direzione soprattutto. Se lui fa un passo indietro fallo anche tu. Cammina con lui a livello paritario e maturo altrimenti non gliela puoi fa’, non vai da nessuna parte co sto peso morto addosso.
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