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Pedro Calungsod, il catechista filippino 17enne che venne ucciso per la sua fede

PEDRO CALUNGSOD

Bienn Carlo Manuntag | CC BY 2.0

Philip Kosloski - pubblicato il 05/06/18

Partì coraggiosamente come missionario per Guam e convertì molti al cristianesimo

Nato nelle isole Visayan, nelle Filippine, nel XVII secolo, Pedro Calungsod si recò a Guam, dove il suo zelo per la fede cristiana diede i suoi frutti. Era disposto a fare qualsiasi cosa per servire Cristo e la sua Chiesa, anche se questo voleva dire dare la propria vita.

All’inizio si offrì volontario per aiutare i missionari gesuiti in loco e diventare catechista. La vita a Guam era difficile, perché il territorio era complicato da esplorare e i nativi non accoglievano sempre con favore la Parola di Dio.

Un giorno un immigrato cinese iniziò a diffondere delle voci sui missionari, affermando che l’acqua usata per il Battesimo era avvelenata. Queste affermazioni derivavano dal fatto che molti dei bambini che venivano battezzati erano in pericolo di morte, e quindi alla gente sembrava che ogni volta che un bambino veniva battezzato finisse poi per morire.

Quelle voci portarono a un’intensa persecuzione, ma non dissuasero Pedro e un sacerdote che assisteva. Offrirono perfino il Battesimo a un bambino il cui padre aveva abbandonato la fede cristiana e disprezzava fortemente i missionari. La madre del piccolo acconsentì al sacramento, ma quando il padre lo seppe si infuriò. Iniziò a tirare delle lance contro Pedro e il sacerdote, finendo per uccidere entrambi. Si crede che Pedro avrebbe potuto fuggire facilmente, ma decise di rimanere al fianco del presbitero.

Vennero considerati grandi martiri per la fede, e alla beatificazione di Pedro San Giovanni Paolo II ha lodato il suo eroismo, portandolo a esempio per tutti i giovani:

Fin dall’infanzia, Pedro Calungsod si è dichiarato fermamente dalla parte di Cristo e ha risposto generosamente alla sua chiamata. Oggi i giovani possono trarre incoraggiamento e forza dall’esempio di Pedro, il cui amore per Gesù lo ispirò a dedicare gli anni della sua adolescenza a insegnare la fede come catechista laico. Lasciandosi alle spalle famiglia e amici, Pedro accettò di buon grado la sfida presentatagli da fr. Diego de San Vitores di unirsi a lui nella missione presso i Chamorro. In spirito di fede, segnato da una forte devozione eucaristica e mariana, Pedro intraprese l’esigente compito che gli era stato chiesto e affrontò con coraggio i tanti ostacoli e le difficoltà che incontrò. Di fronte al pericolo imminente, Pedro non abbandonò fr. Diego, ma da “buon soldato di Cristo” preferì morire al fianco del missionario. Oggi il beato Pedro Calungsod intercede per i giovani, in particolare quelli delle sue Filippine native, e li sfida. Giovani amici, non esitate a seguire l’esempio di Pedro, che “divenuto caro a Dio, fu amato da lui” (Sapienza 4, 10) e che, giunto in breve alla perfezione, ha condotto una vita piena (cfr. Ibid., v. 13).

Pedro Calungsod è riconosciuto come santo patrono dei giovani filippini e un esempio luminoso di catechista disposto a rischiare tutto ciò che aveva per portare il messaggio di Gesù Cristo al mondo.

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