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Ho avuto una rivelazione a Messa

EUCHARIST

Marko Vombergar - ALETEIA.ORG-(CC BY-NC-SA 2.0)

Lorena Moscoso - pubblicato il 04/05/18

“Accompagnami”, mi diceva Gesù... attraverso un'anziana

Durante l’Eucaristia di oggi ho incontrato una signora piuttosto anziana che si avvicinava per fare la Comunione. Usava un deambulatore per sostenersi. Era davanti a me. Mi ha sorpreso il fatto che in quella parrocchia non ci fossero ministri della Comunione che si avvicinassero agli anziani e ai malati.

All’improvviso sono andata dietro a quella donna, lasciando che gli altri passassero per poterla accompagnare davanti al sacerdote.

Pensavo che fosse semplicemente una donna con un’anima da bambina che correva per incontrare Cristo. Questo pensiero mi ha commosso molto. Quanto abbiamo tutti bisogno di Cristo!

Alla fine il sacerdote si è accorto delle necessità dell’anziana, si è allontanato dalla fila e le si è avvicinato, e dietro di lei sono riuscita a fare la Comunione anch’io. La signora è tornata al suo posto con la stessa difficoltà e la stessa lentezza.

Tornando la mio posto, mentre pregavo, mi è venuta in mente un’altra scena nel cammino di quella splendida anziana che correva spiritualmente incontro al Signore.

Ho pensato che quella donna poteva essere Cristo che camminava con difficoltà, per il peso della Croce, verso il sacrificio dell’altare. Essendomi messa dietro di lei per accompagnarla a fare la Comunione, stavo accompagnando anche Cristo nel suo cammino.

Durante la settimana avevo lavorato su una frase del maestro Pepe González che diceva: “Non sai forse che la Croce che abbracci ogni giorno è la Croce del Signore?”

Nella nostra vita ci sono momenti in cui Gesù ci lascia prendere dei pezzetti della sua Croce, e questo episodio a Messa è stato una specie di rivelazione molto personale.

Fino al momento di uscire avevo avuto una giornata che mi si era complicata in mille modi, e avevo finito per andare a Messa emotivamente stressata ed esaurita. Accompagnando quella donna mi sono vista mentre accompagnavo Gesù, aiutandolo a salire al suo altare di sacrificio.

È comune per noi protestare per tutte le cose negative che ci succedono, e quanto è sottile Dio quando mi mostra con degli esempi – visto che non capisco – quale dovrebbe essere il mio atteggiamento: quello di fargli compagnia, con i miei problemi, ciascuno con i propri, ma sempre in cammino.

Penso spesso al silenzio del nostro amato Gesù nel portare tutto su di sé, nel silenzio più assoluto, quasi come quell’anziana, in silenzio con le proprie difficoltà.

Fino a quel momento avevo solo cercato di assicurarmi, forse fino a un secondo prima che il sacerdote le si avvicinasse, che non perdesse le forze a metà del cammino, ma sul momento non avevo capito cosa voleva mostrarmi Gesù.

Con quell’esempio, il mio amato Gesù mi diceva: “Accompagnami”, il che non vuol dire di sfogarci come facciamo in genere con gli amici.

È più un’interazione silenziosa, come quegli amici che si avvicinano a chi soffre profondamente, facendogli capire che condividono il suo dolore, che sono presenti, e questo basta, e questo atteggiamento dà luogo a un legame spirituale indistruttibile.

Inizio a pensare a quanto potrebbero arricchirsi le nostre vite se iniziassimo a discernere in che modo Cristo ci chiede di fare le cose.

Abbiamo senz’altro bisogno di crescere in quel vincolo con Gesù, e come ci dice di nuovo Pepe González “la Croce è la via più facile, efficace e rapida per configurarci a Cristo”.

Quanto è necessaria la Croce per ricordarci di Cristo, per iniziare a pregare, per andargli incontro!

La prossima volta che mi si presenterà un problema saprò senz’altro che è Lui che mi sta chiamando ad andargli incontro, e saprò come accompagnarlo.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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