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3 cose che ci insegnano gli angeli e una preghiera di invocazione

ANGEL STATUE

Aswphotos134 I Shutterstock

Pildorasdefe.net - pubblicato il 03/10/17

“Ti rendo grazie, mio amico celeste, per la tua cura vigilante perenne. Nel momento della mia morte, portami in cielo...”

di Qriswell Quero

Un angelo custode è un angelo assegnato per proteggere e guidare una persona in particolare, un gruppo, un regno o un Paese.

La credenza negli angeli custodi si può far risalire all’antichità. Il concetto degli angeli e la loro gerarchia si sono sviluppati molto nel cristianesimo nel V secolo ad opera di San Dionigi l’Aeropagita.

Dio vuole la salvezza di tutti gli uomini, e tutti gli uomini necessitano e ricevono la grazia sufficiente per salvarsi, e possono anche contare sull’assistenza divina di questi esseri in ogni momento.

Gli angeli custodi hanno il potere di aiutarci a compiere una buona meditazione. Visto che la nostra immaginazione è un limitata e molto inferiore a quella degli angeli, essi possono collocare immagini sacre nella nostra mente, soprattutto se chiediamo il loro aiuto.

Se i demoni possono collocare immagini impure nell’immaginazione di qualcuno, nel loro tentativo di attirarci verso l’immondizia del peccato, allora gli angeli buoni possono collocare immagini sacre nella mente per muoverci a compiere atti d’amore.

Allo stesso modo, gli angeli buoni possono evitare che i demoni assaltino la nostra immaginazione, proteggendo la nostra mente se glielo chiediamo con fede.

Gli insegnamenti degli angeli custodi

Gli angeli ci insegnano 3 cose fondamentali:

  1. A glorificare il Signore, a proclamare la sua santità e a rendergli omaggi di adorazione, amore e lode ininterrotta.
  2. A mettere in pratica con fedeltà e prontezza tutti gli ordini che ricevono dal Signore. A compiere la volontà di Dio senza discutere i suoi ordini e senza rimandarne l’esecuzione.
  3. A servire il prossimo. Sono preoccupati per noi e vogliono aiutarci nelle varie circostanze che ci si presentano nel corso della vita. Questo deve esortarci a servire generosamente i nostri fratelli e a condividere con loro gioie e pene e i doni che ci ha dato Dio.

San Bernardo e l’angelo custode

Nel 1010, San Bernardo pronunciò un celebre sermone sull’angelo custode, dicendo:

“Rispettiamo la sua presenza (comportandoci come si deve). Ringraziamolo per i suoi favori (che sono molti di più di quelli che possiamo immaginare). Confidiamo nel suo aiuto (che è molto potente perché è superiore in potere ai demoni che ci attaccano e alle nostre passioni che ci tradiscono)”.

San Giovanni Bosco e gli angeli

San Giovanni Bosco narra che il giorno della festa dell’angelo custode, il 2 ottobre, raccomandò ai suo ragazzi che nei momenti di pericolo invocassero il loro angelo custode.

Don Bosco raccontò la storia di due giovani operai che si trovavano su un’impalcatura altissima. All’improvviso la tavola si ruppe e caddero giù. Uno di loro ricordò il consiglio ascoltato ed esclamò: “O mio angelo custode!” Quando andarono a soccorrerli videro che uno era morto, mentre l’altro, quello che aveva invocato l’angelo custode, riprese i sensi e salì correndo sull’impalcatura come se nulla fosse accaduto.

Quell’operaio esclamò: “Quando ho visto che stavo cadendo ho invocato il mio angelo custode e ho sentito come se mi venisse posto sotto un lenzuolo e scendessi dolcemente. E poi non ricordo altro”.

Preghiera all’angelo custode:

Angelo custode della mia anima, che Dio mi ha inviato come compagno sulla terra, proteggimi dalle trappole del maligno e aiutami a camminare sempre come figlio di Dio, mio Creatore. Angelo custode della mia anima, la cui conoscenza perfetta serve ciò che è vero, liberami da inganni e tentazioni. Aiutami a conoscere la verità e a vivere sempre in essa. Angelo custode della mia anima, che lodi Gesù Cristo, l’unico Figlio di dio, che ha sacrificato la sua vita per amor nostro, vieni e sii il mio sostegno man mano che apprendo le vie dell’amore divino, della generosità del sacrificio, della mansuetudine e dell’umiltà di cuore. Ti rendo grazie, mio amico celeste, per la tua cura vigilante perenne. Nel momento della mia morte portami in cielo, dove l’unico e vero Dio, che è la luce, la verità e l’amore, vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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