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Perché la Messa del sabato sera è valida per la domenica?

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Arcidiocesi cattolica romana di Boston / CC

Philip Kosloski - pubblicato il 26/09/17

La possibilità di rispettare il dovere domenicale il sabato ha sorprendenti radici bibliche

Per la maggior parte della storia della Chiesa si chiedeva ai cristiani di assistere alla Messa durante le 24 ore della domenica per compiere il proprio dovere nei confronti del Signore.

Dopo il Concilio Vaticano II, però, si è presa la decisione di permettere che le Messe celebrate il pomeriggio precedente venissero “convalidate” come dovere domenicale. Si è così stabilito nel Diritto Canonico, nel quale ora si legge: “Soddisfa il precetto di partecipare alla Messa chi vi assiste dovunque venga celebrata nel rito cattolico, o nello stesso giorno di festa, o nel vespro del giorno precedente” (Can. 1248, §1).

Le motivazioni dietro questo cambiamento erano principalmente pastorali, e vi hanno influito i cambiamenti verificatisi in tutto il mondo. Ad esempio, vari Governi e cambiamenti culturali non proteggevano più la domenica come giorno non lavorativo, e quindi la Chiesa, nella sua saggezza, ha ideato una soluzione che fosse conforme alla tradizione.

La Chiesa non ha inventato la celebrazione di un giorno festivo il pomeriggio precedente. Secondo padre Edward McNamara, “il concetto di ‘giorno’ nel mondo antico (…) divideva le nostre 24 ore in quattro veglie notturne e quattro ore di luce, con l’inizio del giorno nella prima veglia”. Ciò significava che il “giorno” non iniziava a mezzanotte, ma con il tramonto (ricordiamo che i popoli antichi non avevano orologi).

Questo è stato confermato ancor di più con la pratica ebraica di osservare lo shabbat il sabato. Secondo la legge ebraica, “lo shabbat è un giorno di riposo e celebrazione che inizia il venerdì al tramonto e termina il pomeriggio del giorno seguente quando cala la notte”. Una delle sue giustificazioni per questa pratica deriva da un fatto accaduto durante l’esilio nel deserto.

Per soddisfare le necessità fisiche del suo popolo, Dio inviò quaglie e manna. Mosè dice nell’Esodo: “Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: ‘Questa sera saprete che il Signore vi ha fatto uscire dalla terra d’Egitto e domani mattina vedrete la gloria del Signore (…) ‘Quando il Signore vi darà alla sera la carne da mangiare e alla mattina il pane a sazietà, sarà perché il Signore ha inteso le mormorazioni con le quali mormorate contro di lui’” (Es 16, 6-8). In questo caso, Dio fornì cibo sia per il pomeriggio precedente che per la mattina successiva.

Nel simbolismo cristiano, ciò fa riferimento alla manna e alla carne eucaristiche che Dio offre alla sua Chiesa durante la Messa.

Anche se può sembrare strano celebrare la domenica di sabato, quindi, non è niente di nuovo, ma qualcosa che ha sorprendenti radici bibliche.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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