Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 26 Aprile |
Aleteia logo
Chiesa
separateurCreated with Sketch.

Esiste un san Satiro?

affresco_parietale_raffigurante_santa_marcellina_santambrogio_e_san_satiro

Erasmus 89

Maria Paola Daud - Aleteia Spagnolo - pubblicato il 21/09/17

Aveva due fratelli e anche loro sono diventati santi

Avete mai sentito il nome di questo santo? È molto singolare, lo so, ma è esistito ed era fratello di un altro grande santo molto importante, dottore della Chiesa, Sant’Ambrogio, e visto che non c’è due senza tre era santa anche la sorella, Marcellina.

I santi nacquero verso il 330-332, e uno studio recente, basandosi sulle dimensioni delle ossa, afferma che fossero gemelli.

Satiro era un funzionario romano che lasciò tutto per poter aiutare il fratello nell’amministrazione dell’arcivescovado di Milano, e si dice che in uno dei suoi viaggi di ritorno a casa l’imbarcazione su cui viaggiava finì nel bel mezzo di una tormenta.

Satiro non aveva ancora completato il catecumenato per ricevere i sacramenti cristiani, e chiese quindi con insistenza ai compagni di viaggio un frammento di pane eucaristico, se lo legò dietro del collo con un fazzoletto e poi si gettò in mare, credendosi in questo modo – dice Ambrogio – protetto e sufficientemente difeso. Riuscì a salvarsi, e in seguito ricevette il Battesimo.

Non si sa molto di più di questo santo, solo che per il grande amore che nutriva per l’Eucaristia e per il ruolo che ebbe dedicando tutta la vita ad aiutare il fratello vescovo a Milano, dove si trovano i suoi resti, è stato nominato patrono dei sagrestani, anche se, come ha osservato l’arcivescovo Marco Navoni, dottore della Pinacoteca Ambrosiana, il suo patrocinio dovrebbe essere esteso a tutti i laici che dedicano tempo ed energie ad aiutare i sacerdoti ad essere più liberi nel compimento della loro missione. La sua festa si celebra il 17 settembre.

A Milano è stata eretta di recente una chiesa dedicata al santo che ospita un capolavoro della pittura nella prospettiva rinascentista italiana, il cosiddetto “falso coro” del Bramante, commissionato nel 1478 da Gian Galeazzo Sforza. Lo spazio in cui venne realizzato era molto esiguo, e per Bramante era quindi difficile creare una “grande” opera, ma per lui non fu un problema, visto che realizzò una serie di rilievi e cornici di argilla dipinti in seguito per creare una prospettiva che simulasse in 97 centimetri di profondità 9,7 metri.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

Tags:
milanoSanti
Top 10
See More