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100 anni di Fatima: lo “scandaloso tradimento” di suor Lucia

LUCIA FATIMA WOJTYLA

©CPP I Ciric

13 maggio 1982: Papa Giovanni Paolo II incontra suor Lucia dos Santos, religiosa carmelitana dell'Ordine delle Carmelitane Scalze, ultima veggente rimasta in vita, testimone delle apparizioni, durante la sua visita al santuario di Nostra Signora di Fatima, in Portogallo.

Aleteia Brasil - pubblicato il 13/05/17

Da certi punti di vista attuali, l'ultima veggente di Fatima ha fallito nella sua missione

Il testo che riportiamo di seguito sembra a prima vista una provocazione tra le tante che abbondano nel mondo senza fede in cui viviamo. È tuttavia una riflessione sensibile e illuminante sul senso del “fallimento” e del “successo” nella missione, in base al fatto che venga visto con gli occhi del mondo o con quelli di Dio. Quello che sembra un “tradimento” dal punto di vista meramente umano può essere il massimo trionfo agli occhi di Dio. Il testo è del sacerdote portoghese Gonçalo Portocarrero.

* * *

È scandaloso, ma è vero: a cent’anni dalle apparizioni di Fatima, si può affermare che la principale veggente, nonostante abbia vissuto a lungo, non è riuscita a compiere in modo efficace la sua missione qui sulla Terra. È strano che i giornalisti, tanto arguti e coraggiosi nella scoperta e nella diffusione dei mali della Chiesa, non abbiano mai denunciato questo caso, come misterioso è il silenzio che salvaguarda la memoria dell’ultima veggente di Fatima, quando è fin troppo ovvio che ha deluso le aspettative riposte in lei, nella fattispecie come confidente della “Signora più splendente del sole”.

I fatti sono noti. Nella seconda apparizione alla Cova da Iria, Lucia ha espresso un desiderio comune ai tre pastorelli: “Volevo chiederle di portarci in Cielo”. A questa supplica, la risposta di Maria non si è fatta attendere: “Sì, Giacinta e Francesco li porterò presto, ma tu rimarrai più a lungo. Gesù vuole servirsi di te perché tu mi faccia conoscere e amare… Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.




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Il 4 aprile 1919, meno di due anni dopo le apparizioni mariane, il beato Francisco Marto “è morto sorridendo”, come confessò il padre. Sua sorella, Giacinta, è morta meno di un anno dopo, il 20 febbraio 1920 a Lisbona, dopo un lungo martirio vissuto con uno spirito di penitenza esemplare.

Non così la cugina Lucia, la più grande dei tre e quella che effettivamente, come aveva detto Nostra Signora, è rimasta qui “più a lungo”. Dato che Maria vive nell’eternità di Dio, i 97 anni che aveva suor Lucia quando è morta si inquadrano solo nel “più a lungo”, ma se non ha accompagnato i cugini nel loro rapido transito verso il Cielo è stato per far conoscere e amare la Madre di Dio e stabilire a livello mondiale la devozione al Cuore Immacolato di Maria.

Come ha compiuto Lucia questo incarico che le era stato affidato espressamente? Cos’ha fatto per diffondere nel mondo la devozione mariana?

Si è chiusa, sotto un rigoroso anonimato, in un’istituzione religiosa nella quale non poteva confidare neanche alle altre religiose o alle educande la rivelazione che aveva ricevuto. Peggio ancora: alcuni anni dopo, non soddisfatta di quel regime di reclusione volontaria, ha chiesto e ottenuto la grazia di trasferirsi in un convento di clausura più rigorosa, dove si è rinchiusa per sempre, con una regola che le impediva di avere contatti con il mondo esterno se non in ben poche occasioni.

La Signora apparsa a Fatima le aveva affidato la diffusione mondiale della devozione al suo Cuore Immacolato, ed era quindi da supporre che Lucia si dedicasse a tournée internazionali, percorrendo il mondo intero e concedendo interviste sui fatti dei quali era l’unica testimone sopravvissuta. C’era da aspettarsi che ricorresse ai mezzi di comunicazione sociale, senza escludere le moderne reti sociali, per promuovere il culto mariano. Era ragionevole che apparisse nei talk show, per poter essere vista e conosciuta da milioni di telespettatori di tutto il mondo. Era logico che si dedicasse a scrivere best-seller di scottante attualità: “Ho visto l’inferno!”, o “La veggente di Nostra Signora confessa tutta la verità!”, o ancora “I segreti di Fatima senza tabù!”, o “Finalmente tutto quello che avete sempre voluto sapere sulla conversione della Russia”.

È ciò che basta per concludere che a livello umano non ha compiuto la sua missione. Ma…

Sono centinaia di migliaia i pellegrini che anno dopo anno si recano alla Cova da Iria, a Fatima, rispondendo all’appello della Madonna!

Senza propaganda né pubblicità, senza marketing né promozioni, sono l’espressione oggettiva del misterioso trionfo di suor Lucia – o meglio, dell’efficacia soprannaturale della sua inefficienza umana.

Chi può dire se questa dimostrazione così scandalosa del potere della preghiera e del sacrificio non sia il quarto e più importante segreto del messaggio di Fatima?!

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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