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“500 anni di Lutero? Occasione per riscoprire insieme il Vangelo”

Vatican Insider - pubblicato il 19/01/17

Il 2017, anno che commemora i 500 anni della «Riforma protestante» di Martin Lutero, rappresenta «per cattolici e luterani un’occasione privilegiata per vivere in maniera più autentica la fede, per riscoprire insieme il Vangelo e per cercare e testimoniare Cristo con slancio rinnovato». Così il Papa a una delegazione ecumenica della Chiesa luterana di Finlandia in occasione dell’annuale pellegrinaggio a Roma per celebrare la festa di sant’Enrico, patrono del paese. Francesco ha ricordato il suo viaggio a Lund, in Svezia, proprio per il 500esimo della Riforma luterana, ribadendo che «l’intento di Martin Lutero, cinquecento anni fa, era quello di rinnovare la Chiesa, non di dividerla».

«Cattolici e luterani, da vari Paesi, insieme a diverse comunità che condividono il cammino ecumenico, abbiamo percorso una tappa significativa, quando, il 31 ottobre scorso, ci siamo riuniti a Lund, in Svezia, per commemorare l’inizio della Riforma con una preghiera comune», ha detto il Papa. «Questa commemorazione congiunta della Riforma ha avuto un significato importante sul piano umano e teologico-spirituale. Dopo cinquant’anni di dialogo ecumenico ufficiale tra cattolici e luterani, siamo riusciti a esporre chiaramente le prospettive sulle quali oggi possiamo dirci d’accordo. Di questo siamo riconoscenti. Nello stesso tempo teniamo vivo nel cuore il pentimento sincero per le nostre colpe. In questo spirito, a Lund è stato ricordato che l’intento di Martin Lutero, cinquecento anni fa, era quello di rinnovare la Chiesa, non di dividerla. Quell’incontro ci ha dato il coraggio e la forza di guardare avanti, nel nostro Signore Gesù Cristo, al cammino ecumenico che siamo chiamati a percorrere insieme. Preparando la commemorazione comune della Riforma, cattolici e luterani hanno preso maggiormente coscienza anche del fatto che il dialogo teologico rimane essenziale per la riconciliazione e va portato avanti con impegno costante. Così, in quella comunione concorde che permette allo Spirito Santo di agire, potremo giungere a ulteriori convergenze sui contenuti della dottrina e dell’insegnamento morale della Chiesa e potremo avvicinarci sempre più all’unità piena e visibile. Prego il Signore affinché accompagni con la sua benedizione la Commissione di dialogo luterana-cattolica della Finlandia, che sta lavorando con dedizione a una interpretazione sacramentale comune della Chiesa, dell’Eucaristia e del ministero ecclesiale. Il 2017, anno commemorativo della Riforma – ha proseguito Francesco – rappresenta dunque per cattolici e luterani un’occasione privilegiata per vivere in maniera più autentica la fede, per riscoprire insieme il Vangelo e per cercare e testimoniare Cristo con slancio rinnovato. A conclusione della giornata commemorativa di Lund, guardando al futuro, abbiamo tratto coraggio dalla nostra testimonianza comune di fede davanti al mondo, quando ci siamo impegnati a sostenere insieme coloro che soffrono, coloro che sono nel bisogno, coloro che sono esposti a persecuzioni e violenze. Nel fare ciò, come cristiani non siamo più divisi, ma siamo uniti nel cammino verso la piena comunione». 

Da oltre trent’anni, ha notato il Papa, «è una bella consuetudine che il vostro pellegrinaggio coincida con la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, che ci richiama al riavvicinamento a partire dalla conversione. Il vero ecumenismo infatti si basa sulla conversione comune a Gesù Cristo come nostro Signore e Redentore. Se ci avviciniamo insieme a Lui, ci avviciniamo anche gli uni agli altri. In questi giorni invochiamo più intensamente lo Spirito Santo perché susciti in noi questa conversione, che rende possibile la riconciliazione». Il Papa ha dedicato anche una riflessione al fatto che nel 2017 la Finlandia compie cento anni come Stato indipendente: «Possa tale anniversario incoraggiare tutti i cristiani del vostro Paese a professare la fede nel Signore Gesù Cristo – come fece con grande zelo sant’Henrik – testimoniandola oggi davanti al mondo e traducendola anche in gesti concreti di servizio, di fraternità, di condivisione». 

A conclusione del suo discorso, il Papa ha rivolto un pensiero particolare al vescovo luterano di Turku Kari Mäkinen, ringraziandolo «per il buongusto di portare i nipotini: abbiamo bisogno della semplicità dei bambini, loro ci insegneranno il cammino verso Gesù Cristo». 

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