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Confessioni di un’ex single: un anno e mezzo di appuntamenti, 69 delusioni, 1 matrimonio

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Katarzyna Matusz - pubblicato il 21/11/16

La storia di Anna rafforzerà chi cerca davvero un partner e farà venire il rimorso a chi vuole dare solo l'impressione di farlo

Anna ha un po’ più di 30 anni. Ciò vuol dire che i suoi anni da studentessa, ovvero il periodo in cui statisticamente è più facile conoscere una persona “per tutta la vita”, sono già passati. Ha quindi preso una decisione: cercherò qualcuno per me.

Come farlo?, si è chiesta. Nonostante le sue molte responsabilità, ha deciso di dedicare i pomeriggi della settimana a uscire. Assisteva a mostre di diapositive, esposizioni ed eventi per single, e frequentava un pub. Si sedeva nei bar con un libro in mano e sorrideva a chiunque passasse. Cercava di aprirsi alla gente.

Gli effetti

In questo modo, in un anno e mezzo ha conosciuto 70 uomini, e ha accettato di uscire con la maggior parte di loro. Con tre è uscita per più tempo.

Il primo era un ingegnere, ma è risultato che malgrado l’interesse iniziale avevano necessità diverse.

Il secondo era un meccanico conosciuto in chiesa. Era molto credente ma piuttosto immaturo. Anna ha dovuto sopportare i suoi continui cambiamenti emotivi e non lo vedeva preparato per un rapporto a lungo termine. Ora ammette che è stata un’esperienza difficile ma necessaria, visto che si è resa conto del tipo di uomini che sceglieva.

Il terzo l’ha conosciuto a una festa in maschera. Lei era una ragazza della comunità cristiana e lui aveva un vestito ornato da disegni di teschi. Non ha risvegliato in lei un grande entusiasmo, ma ha deciso di dargli un’opportunità.

Insomma… un anno e mezzo di appuntamenti, 69 delusioni e un matrimonio felice.

Forse una questione di statistiche?

Se conosci ogni sei mesi una persona nuova, non sorprenderti se stai solo/a. Le probabilità di conoscere qualcuno “per tutta la vita” sono troppo esigue.

Se il tuo obiettivo non è il portafogli, allora è possibile che tu debba cambiare tattica?

Lei non deve aspettare il suo principe sotto la torre e lui non deve aspettare la sua principessa in garage.

Stabilisci una meta

Manca quasi un mese e mezzo a Capodanno. Con chi lo festeggerai? Come ti piacerebbe festeggiarlo? Cosa faresti? Cosa sogni?

Puoi sempre fare il/la babysitter per i figli dei tuoi amici, o prenderti cura del loro appartamento quando partono, o annaffiare i fiori e portare a spasso il loro cane. O passeggiare con i loro figli e portarli al cinema perché i genitori possano riposarsi un po’.

Non hai una famiglia propria né i compiti ad essa legati, e puoi dedicare il tuo tempo agli altri. Se questo ti riempie e ti rende totalmente felice.

Può essere però che questa prospettiva ti intristisca.

Che fare allora?

Pensa alla persona che ti possa incoraggiare e a cui permetterai di ricordarti quello che stai facendo quando ti scoraggerai. In questo modo puoi creare il tuo gruppo di sostegno personale.

La informi delle tue azioni in questo campo e delle loro conseguenze. Parli a questa persona di quelle che conosci, di come sono e come ti senti al loro fianco, di quello che ti attira e di ciò che ti spaventa. Ascolti cosa ne pensano i tuoi cari.

Forse anche tu scegli come Anna? Per questo le cose non vanno bene. Ricorda che in ultima istanza sei tu che prendi le decisioni sui candidati agli appuntamenti.

Lascia che le persone a te care dicano la loro sul tuo aspetto, sul tuo modo di comunicare con gli altri, sui temi dei quali amano parlare con te. Guardati attraverso i loro occhi, e se ti manca fiducia impara da loro. Sentiti felice. Hai gente intorno a te che si preoccupa per te. Ora è il momento di lottare per qualcosa di più. Buona fortuna.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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