L'Esercito iracheno recupera la città cristiana più grande del Paese
Nell’immagine: le forze peshmerga avanzano nella piana di Ninive verso Mosul, 18 ottobre 2016 / Emrah Yorulmaz / ANADOLU AGENCY
Qaraqosh è stata recuperata dall’Esercito iracheno. Lo hanno annunciato le Unità di Mobilitazione Popolare e lo stesso Esercito.
#BREAKING - Over 150 families rescued from #ISIS by #Iraqi PMU & Emergency Response Units from areas near al-Shurah village south of #Mosulpic.twitter.com/aUp4JzZqO7
— Iraqi PMU English (@pmu_english) 19 ottobre 2016
Prise de #Qaraqosh : photo de nos amis sur place, on reconnaît le minaret de la mosquée Al Tawhid au fond. pic.twitter.com/Ms910BeQih
— Fraternité en Irak (@FraterniteIrak) 18 ottobre 2016
La città è stata riconquistata nel contesto della grande battaglia in svolgimento per strappare allo Stato Islamico la sua capitale Mosul. In uno dei primi tweet che condividiamo si può vedere un soldato che pulisce e rimette al suo posto una statua della Madonna.
#Iraqi#PMU fight for all faiths whether #Christian, #Ezidi, #Muslim or our other many diverse backgrounds in #Iraq. #Mosul will be free pic.twitter.com/mx80FxSwnO
— Iraqi PMU English (@pmu_english) 17 ottobre 2016
#BREAKING: Qaraqosh, largest Christian town in Iraq, 'liberated from ISIS' https://t.co/qoKT38oLR9#MosulOps#Qaraqoshpic.twitter.com/orAoPjk7Rk
— Christian Today (@ChristianToday) 18 ottobre 2016
Si tratta del più grande insediamento della regione di Ninive, in cui viveva una popolazione di cristiani assiri che ha dovuto fuggire dopo la conquista da parte dei terroristi dell’ISIS, avvenuta il 7 agosto 2014.
Il 6 agosto i curdi avevanno annunciato l’abbandono dei posti di combattimento a Qaraqosh. Quella notte, le località di Qaraqosh, Qaramless, Bartala, Tell Keff, Ba’ashika e la piana di Ninive si sono quasi spopolate.
Le città si sono svuotate degli abitanti, e un quarto dei cristiani dell’Iraq ha dovuto emigrare.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]