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La nostra ossessione per seguire le regole ci ha accecati?

Fariseo

Padre Dan Daly, S.J. - pubblicato il 12/10/16

Gesù ha sfidato i farisei e ci invita a considerare il panorama generale dell'amore per Dio nel prossimo

Amariah scortò la vedova fino alla porta di casa propria, assicurandole che avrebbe incontrato i banchieri per parlare del conto del marito defunto non appena gli fosse stato possibile. Mentre lo diceva, Amariah sapeva che sistemare le questioni finanziarie di questa vedova non era una priorità. La donna, in fondo, non aveva molto denaro.

Amariah indossò il mantello verde oliva con il bordo marrone, afferrò il suo bastone da passeggio e si diresse verso la sede del pranzo settimanale con i maggiorenti della città. Solo due uomini di legge erano membri del gruppo, e Amariah era senz’altro quello con più esperienza. La sua comprensione della legge ebraica era fuori questione, ed era considerato la massima autorità sui requisiti e le eccezioni della preghiera.

Mentre Amariah entrava a casa di Perez, che avrebbe ospitato il pranzo, notò che i presenti era un po’ più numerosi del solito. Perez aveva invitato un predicatore itinerante di nome Gesù a unirsi a loro, e la sua comparsa aveva provocato un po’ di scompiglio. Amariah non vedeva l’ora di porre qualche domanda al predicatore. La sua esperienza gli suggeriva che la maggior parte dei predicatori itineranti sapeva ben poco della legge e che le loro istruzioni spesso non venivano seguite.

La conversazione durante il pranzo fu inizialmente cordiale, ma poi il confronto si acuì quando i farisei iniziarono a sfidare i punti di vista del predicatore. All’improvviso quest’ultimo si lanciò in un’invettiva contro i farisei, elencando una serie di difetti. Amariah si sentì in dovere di interromperlo, dicendo al predicatore che le sue critiche stavano insultando anche gli esperti della legge. Gesù si rivolse allora a questi ultimi.

Amariah e i suoi colleghi non riuscivano a vedere la foresta per via degli alberi. Erano così concentrati sui dettagli della legge da dimenticare il panorama più ampio dell’amore per Dio e di quello per il prossimo. Non consideravano quali regole sarebbero state più utili, cosa poteva essere superfluo e cosa poteva costituire un ostacolo. E la moltiplicazione di tutte le regole caricava sulle spalle della gente un enorme fardello. Molti avrebbero tratto profitto da un po’ di preghiera, ma il tentativo frustrante di rispettare tutte le regole circa la preghiera lasciava molte persone scoraggiate e assai distanti da Dio.

Oltre a questo, l’esperienza di Amariah nelle questioni legali e la sua stretta osservanza delle regole lo rendevano un po’ troppo pieno di sé. Si era chiuso alla possibilità di poter imparare qualcosa da una povera vedova senza formazione legale o da un predicatore itinerante che amava raccontare storie. E non riusciva a riconoscere quanto aveva bisogno di Dio. Amariah non era aperto a ciò che Dio poteva fare per lui, pensando di aver tutto ben sotto controllo.

La sfida di Gesù agli scribi e ai farisei è un invito rivolto anche a noi. Siamo invitati a considerare regole e regolamentazioni non come un fine in sé, ma come un aiuto per avvicinarsi a Dio. Siamo incoraggiati a tener conto del panorama più ampio dell’amore per Dio e di quello per il prossimo e a riconoscere umilmente che abbiamo bisogno dell’amore e della grazia di Dio se vogliamo continuare ad essere il popolo che Dio ci chiama ad essere.


Nota dell’autore: Sant’Ignazio di Loyola ci incoraggiava a usare la nostra immaginazione nel contemplare i passi della Scrittura per poterne trarre più frutto. Riflettendo sulla storia dei farisei e degli studiosi della legge, ho usato la mia immaginazione per aggiungere alcuni dettagli alla storia.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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