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Cos’è questa “cosa” nella foto? Voi forse non lo sapete, ma presto gli studenti francesi sì

clitoride

Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 22/09/16

I cugini francesi sono liberi, liberali e forse anche un po’ libertini. Dopo aver deciso che il burkini era vietato ma il topless è invece di sana tradizione repubblicana, le autorità francesi hanno deciso di implementare ulteriormente l’educazione sessuale nelle scuole di Francia. Spiega il Post:

Dal gennaio del 2017, alcuni e alcune studenti francesi avranno a disposizione per le lezioni di educazione sessuale un modello anatomico e tridimensionale di una clitoride. Il modello è stato inventato e realizzato dalla ricercatrice indipendente Odile Fillod con una stampante 3D: è libero da diritti e può essere scaricato online in modo che chiunque abbia accesso a una stampante 3D, insegnanti ed educatori sessuali innanzitutto, possano farne una copia.

Quindi potete costruirvelo a casa se avete una stampante 3D

La ricercatrice Odile Fillod ha realizzato il suo modello – che riproduce la clitoride in scala reale e che è grande dunque 10 centimetri circa – dopo aver lavorato a un video con i creatori di una web TV anti-sessista, scoprendo che la clitoride non era mai stata rappresentata in modo corretto nei libri di testo disponibili nelle scuole. Lo scorso giugno l’Haut Conseil à l’Egalité (HCE), un ente del governo francese che controlla e fa proposte sulla parità di genere nella politica, nell’economia, nella cultura e nella società, aveva scritto nel suo rapporto sullo stato dell’educazione sessuale nel paese che un quarto delle ragazze di 15 anni non sapeva nemmeno di avere una clitoride e che l’83 per cento ne ignorava comunque la funzione.

Da ora nessuno potrà dire di non sapere come è fatta e ogni ragazza potrà prendersela col suo fidanzato urlandogli contro “ma allora non hai studiato nulla!?” quando il poveretto non saprà che pesci prendere. Ci si chiede, a dire il vero, se vista l’ossessione per il cibo e la forma fisica perfetta, nessuno abbia messo a disposizione degli studenti un modello 3D della milza o del fegato. Sia ben chiaro, non è un male conoscere il corpo e le sue funzioni, anzi è importante e anche salutare, ma il problema dell’insegnamento dell’educazione sessuale concepito in questo modo è tutto orientato ai “genitali” e non all’affettività: non si insegna nulla sull’amore, sui sentimenti, sulle passioni, forse perché non si possono stampare, o perché non serve un meccanico, ma un artista per rappresentarli. Qualcuno avrà anche scritto una ode al pene o al clitoride, e siccome sono doni anch’essi lo ringrazieremo ovunque egli sia, ma quanti di più si sono cimentati con la disperazione dell’amore non corrisposto? Con il blocco emotivo provocato dal vedere l’amata o l’amato giungergli innanzi? Insomma bravi, ma cose così sono per dilettanti…

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educazione sessuale
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