Un motivo per non cantare un inno cristiano molto famoso
Ho messo giù il libretto. Non riuscivo a cantare I, the Lord of sea and sky mentre il sacerdote e la chierichetta percorrevano la navata in una parrocchia lontana da casa. Forse era a causa del caldo, forse ero solo stressato per il fatto di aver accudito un amico molto malato. Forse era il testo – perché gli inni basati sui testi biblici li fanno sembrare non biblici? -, o gli accordi che mi ricordavano le lezioni di musica di terza elementare.
Qualunque fosse la ragione, quella domenica non mi sentivo in sintonia. Mi sentivo un outsider. La Messa che è seguita era reverente, l’omelia molto buona, la gente chiaramente devota e impegnata, ma riuscivo a vedere (eravamo seduti nelle retrovie, e la mia mente vagava) solo due persone tra i venti e i trent’anni. La parrocchia organizza una Messa domenicale alle 17.00 per gli studenti universitari, per cui il problema non era grave come poteva sembrare, ma chiunque vada a Messa in città diverse sa che l’età media dei fedeli che vi partecipano è in genere 40 anni, se non 50 o 60.
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