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Bagnasco: i popoli sentono l’Ue pesante e arrogante

Vatican Insider - pubblicato il 10/08/16

«Il martire non è colui che perde la vita nel tentativo di toglierla ad altri, ma colui che offre la sua vita perché altri l’abbiano».I popoli europei «sentono pesante ed arrogante» l’Unione europea. «Il cristianesimo potrà essere ridotto in visibile minoranza, ma non potrà mai essere cancellato». Ad affermarlo è il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) e arcivescovo di Genova, nella Messa celebrata in occasione della solennità di San Lorenzo, patrono della cattedrale del capoluogo ligure. 

«La festa di san Lorenzo – dice il Porporato – ci porta a meditare sul martirio, che è il dono della vita a causa della fede. Il martire non è colui che perde la vita nel tentativo di toglierla ad altri, ma colui che offre la sua vita perché altri l’abbiano».  

«Il Vangelo ascoltato – ha aggiunto – lo ricorda: “se il chicco di grano muore, produce molto frutto”, e i frutti veri sono vita non morte.La vita umana è sacra perché viene da Dio, pertanto va sempre rispettata e nessuno la può togliere a sé o agli altri». 

Poi esclama: «Oggi in nome di valori come l’uguaglianza, la tolleranza, i diritti, si pretende di emarginare il cristianesimo, e si vuole creare un ordine mondiale senza Dio, dove le diversità da una parte vengono esaltate e dall’altra vengono schiacciate. Ciò vale per i cittadini del continente europeo e vale per i popoli e le Nazioni». «Ma – aggiunge Bagnasco – se guardiamo i risultati, dobbiamo concludere che si è partiti con buone intenzioni ma con decisioni sbagliate. La volontà prepotente di omologare, di voler condizionare le visioni profonde della vita e dei comportamenti, il sistematico azzeramento delle identità culturali, assomigliano non ad un cammino rispettoso verso un’Unione europea armonica e solidale, certamente necessaria, ma piuttosto verso una dannosa rifondazione continentale che i popoli sentono pesante e arrogante, dove il cristianesimo viene considerato divisivo perché non si prostra agli imperatori di turno». Inoltre «la storia attesta che quando i potenti si concentrano sulla propria sopravvivenza per ambizioni personali, e rinunciano alla res publica, è l’ora della decadenza».  

Il Cardinale non ha dubbi: «Il cristianesimo potrà essere ridotto in visibile minoranza, ma non potrà mai essere cancellato». Ricordando il martirio del diacono san Lorenzo e la figura dell’imperatore Valeriano, il Presidente Cei ricorda che «la persecuzione oggi ha assunto molte forme: mentre continuano quelle classiche, che conosciamo da una storia che si credeva lontana, si aggiungono forme raffinate ma non meno crudeli, legalizzate ma non meno ingiuste». «Il nostro vecchio occidente – prosegue Bagnasco – ne è esperto, malato com’è delle proprie fallimentari ideologie: il continente dei diritti sempre più discrimina il cristianesimo, dimenticando che la razza umana è una razza religiosa». «E allora – domanda – perché aver paura della religione quando questa fa parte dell’uomo, quando necessariamente predica un Dio di amore e di salvezza, di giustizia e di pace? Perché voler emarginare la religione dall’ambito pubblico, sperando forse che così si cancellerà dal cuore umano? Ciò non sarà mai possibile!». Bagnasco cita Norberto Bobbio: «L’uomo, infatti, avrà sempre “bisogno di dare un senso alla propria vita, alle nostre azioni (…) alla società (…) alla storia, all’universo intero”; e poiché “le grandi risposte non sono alla portata della mente umana, l’uomo rimane un essere religioso nonostante tutti i processi di demitizzazione, di secolarizzazione, tutte le affermazioni della morte di Dio che caratterizzano l’età moderna e ancor più quella contemporanea”». 

Sottolinea il Prelato: «Nessun potente della terra potrà possedere per sempre il cuore dell’uomo attraverso la propaganda delle menzogne, con promesse truccate, democrazie apparenti». Per questo «nessuno s’illuda: il cristianesimo potrà essere ridotto in visibile minoranza, ma non potrà mai essere cancellato, perché il Signore ha detto “non temete, io sono con voi fino alla fine del mondo”, e perché l’animo umano è fatto per Dio. E questo è più forte di tutte le persecuzioni e di tutte le falsità che oggi circolano velocemente nell’aria».  

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