Uno studio mostra i benefici dell'assistere a servizi religiosi comunitari
Chi assiste a servizi religiosi almeno una volta a settimana ha minori rischi di suicidio rispetto a chi non vi assiste o lo fa in modo meno frequente. È la conclusione di uno studio applicato a un campione di 89.708 donne negli Stati Uniti guidato dai ricercatori della Scuola di Salute Pubblica T.H. Chan dell’Università di Harvard e pubblicato il 29 giugno sulla rivista scientifica JAMA Psychiatry.
I risultati suggeriscono che assistere a servizi religiosi comunitari – come una Messa – è un fattore che dà più protezione del vivere una spiritualità da soli, segnala Tyler VanderWeele, docente di Epidemiologia all’Università di Harvard, che ha guidato l’indagine.
“Tra i benefici, la partecipazione ai servizi religiosi aumenta il sostegno sociale, diminuisce la depressione e aiuta le persone a sviluppare una prospettiva più ottimista nella vita”, ha spiegato il ricercatore al portale informativo dell’Università di Harvard.
La fede in Cristo, determinante
I ricercatori confermano che, rispetto a chi non assiste mai a servizi religiosi o lo fa molto poco, chi ad esempio va a Messa almeno una volta a settimana ha avuto un rischio cinque volte inferiore di commettere suicidio durante il periodo dello studio.
La maggior parte delle persone seguite dal 1996 (al 2010) erano cattoliche o protestanti. Di queste, 17.028 hanno partecipato a un servizio religioso più di una volta a settimana, 14.548 meno di una volta a settimana e 21.644 non hanno mai partecipato ad alcun servizio religioso.
Gli autori hanno segnalato che il loro studio ha utilizzato dati di osservazione e quanto dichiarato dalle persone che hanno preso parte allo studio e non ha considerato fattori emotivi come l’impulsività o sentimenti di disperazione.
Anche se non si pretende che il personale sanitario prescriva di assistere a determinati servizi religiosi, lo studio permette di affermare che “la religione e la spiritualità potrebbero essere una risorsa poco apprezzata, che psichiatri e medici potrebbero esplorare con i loro pazienti, in base al caso”, conclude la ricerca.
Migliori risultati con l’Eucaristia
Lo studio è sato reso pubblico appena due mesi dopo che i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti hanno documentato un aumento significativo del tasso di suicidi nel Paese tra il 1994 e il 2014. Il suicidio è aumentato sia tra gli uomini che tra le donne e in tutti i gruppi di età, dai 10 ai 74 anni. Anche se le donne continuano ad essere meno inclini degli uomini a commettere suicidio, i CDC hanno scoperto che la distanza tra i due sessi è diminuita. Dal 1999 al 2014 il tasso di suicidio tra le donne tra i 45 e i 64 anni è aumentato dell’80%.
Il dottor Aaron Kheriaty, professore associato di Psichiatria presso l’Università della California a Irvine – che non ha fatto parte dell’équipe di ricerca –, ha sottolineato l’importanza dello studio di Harvard, indicando che i risultati rafforzano la certezza del legame tra la pratica religiosa e la salute mentale, analizzato dal sociologo Emile Durkheim già nel 1897.
Kheriaty, coautore del libro The Catholic Guide to Depression, ha indicato in alcune dichiarazioni al quotidiano Los Angeles Times che le cifre dei ricercatori di Harvard mostrano i migliori risultati (a livello di minore tasso di suicidio) tra chi si dichiara cattolico che assiste all’Eucaristia.
“Convinzioni e pratiche religiose possono aiutare le persone a promuovere un senso di speranza anche in mezzo a grandi crisi o avversità”, ha proseguito Kheriaty. “La fede religiosa può aiutare le persone a trovare un senso – di significato e di proposito – anche nella sofferenza”, ha aggiunto.
La guarigione, ha segnalato l’autore in occasione della presentazione del libro, arriva “solo quando integriamo le scoperte legittime della psicologia moderna e della farmacologia con la direzione spirituale e i sacramenti, prestando particolare attenzione alla saggezza dei Padri della Chiesa e dei santi”.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]
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