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Dicono che le coincidenze non esistono…

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Jim Schroeder - pubblicato il 24/05/16

E allora cosa significa il fatto che i numeri 1:33 continuino a saltar fuori nella mia vita?

1:33

Avevo appena programmato il microonde per 1 minuto e 33 secondi per quella che sembrava la millesima volta. Era mattino presto ed ero al lavoro. Le sale erano silenziose e io ero l’unico presente. Mentre aspettavo che il mio porridge fosse pronto, all’improvviso mi sono bloccato. Fin da quando ero bambino, avevo sempre programmato il microonde inserendo quel lasso di tempo quando scaldavo il mio porridge o qualsiasi altro cereale. Sembrava una di quelle pratiche randomiche che si sviluppano senza alcuna ragione ma poi diventano immutabili come le azioni obbligatorie della giornata. Ma mentre ero lì mi sono venute in mente queste parole: “Ricorda sempre come 1ma cosa che sono morto per te all’età di 33 anni”.

1:33

Era il 2011. Sono uscito a correre di mattina per allenarmi in vista del Louisville Ironman che si sarebbe tenuto meno di tre mesi dopo, ma stavolta avevo anche un obiettivo profondamente personale. Come ho spiegato nel mio libro Into the Rising Sun, era l’anniversario di un terribile incidente avvenuto il giorno della Festa del Papà iniziato come una divertente attività familiare lungo il fiume. Meno di 24 ore dopo, la nostra bambina di 4 anni, Emma, otteneva quello che ogni bambino vuole il giorno del suo compleanno: una craniotomia completa d’emergenza con 7 nuove placche di titanio nella fronte. Un anno dopo, il suo recupero era stato miracoloso; avevo progettato la sera prima di scendere in bicicletta fino al fiume per festeggiare questa splendida realtà, ma quella mattina ho inspiegabilmente puntato a nord mentre il sole spuntava all’orizzonte. Mentre mi avvicinavo a un piccolo ponte sono apparsi tre cervi, e qualche secondo dopo uno di loro è saltato davanti a una macchina che stava arrivando. La macchina lo ha colpito e il cervo è volato in aria, lasciandomi un’unica opzione: cercare di evitarlo pedalando forte. Mi è passato sopra, atterrando con un tonfo sul ponte, ed è diventato un altro dettaglio di una storia che sapevo doveva essere raccontata. 14 mesi prima, il Venerdì Santo avevo compiuto 33 anni. Ora mi trovavo davanti un sacrificio che era passato sopra di me proprio un anno dopo che mia figlia era stata risparmiata.

Più o meno un anno prima, un giorno ero fuori a fare jogging dopo una leggera nevicata della sera precedente. Una macchina mi si è avvicinata e ha iniziato a rallentare, un altro guidatore ha provato a superarla velocemente a destra fin quando non mi ha visto. Capendo che non aveva il tempo di frenare, il guidatore ha scartato finendo nel cortile di una casa vicina. È stata una situazione sorprendente, nella quale non mi ero mai trovato e che spero non si verifichi di nuovo. Tempo dopo, mia sorella e mio cognato hanno deciso di tornare a Evansville dopo che la loro famiglia si era allargata. Eravamo emozionati per il fatto di averli vicino, e mentre si intensificava la ricerca della casa ne hanno trovata all’improvviso una all’asta a meno di tre miglia dalla nostra. L’asta si è tenuta agli inizi di gennaio di quest’anno, e la casa ha ricevuto almeno 40 offerte, ma alla fine della mattinata era loro. Di recente hanno accolto il loro quarto figlio, Leo, nella loro casa nuova. Anche se la casa non mi era molto familiare, conoscevo bene il cortile di fronte, anche se quella volta non c’erano macchine che lasciavano tracce di pneumatici nella neve. Qualche mese dopo il loro trasferimento mi è venuta in mente una cosa. Mi sono chiesto a quante miglia fosse la loro casa dal piccolo ponte del cervo. La risposta non mi ha quasi meravigliato.

1.33

La mattina in cui è stato scritto questo articolo dovevo incontrare un amico per una breve corsa, ma alle 6.30 ha suonato il telefono ed è stato evidente che non era entusiasta all’idea di uscire in una giornata fredda e ventosa. Sarei andato da solo. Qualche ora dopo stavo passando davanti alla chiesa di St. Philip mentre mi recavo dai miei suoceri, dove Amy e i bambini sarebbero arrivati presto. Mi è venuta in mente un’idea. “Metti 1:33 su Google e vedi cosa esce per primo”. E così ho fatto. Proverbi 1:33: “Chi ascolta me vivrà tranquillo e sicuro dal timore del male”.

Jim Schroederè uno psicologo pediatrico sposato e padre di sei figli. Scrive un contributo mensile intitolato Just Thinking su www.stmarys.org/articles. È autore di Wholiness: The Unified Pursuit of Health, Harmony, Happiness, and Heaven, Into the Rising Sun e Forty Days of Hopeful Prayer.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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