Ma attenzione nel fidanzamento: gli esseri umani non si possono “provare” come si fa con una macchina
di François-Marie d’Hermon
Nel corso del loro fidanzamento, i futuri coniugi cristiani sono invitati a sfruttare la propria promessa di trasformarsi in sacramento reciproco alla presenza di Cristo.
Una volta sposati, potranno inscrivere intimamente la propria vita nella comunione dell’amore divino, e poi, in modo più specifico, condurlo verso la propria vocazione.
In questo contesto, la coppia fidanzata deve imparare quanto prima a non vivere in base al regime di una legge, ma in base al regime della grazia.
Sotto il governo della grazia non esiste altra legge che quella dell’amore, che è una legge di libertà totale, secondo quanto raccomanda Sant’Agostino: “Ama e fa’ ciò che vuoi”.
Per questo, possiamo dire che nel nuovo sistema che sperimentano da ora come futuri sposi i fidanzati smettono di dipendere nel loro rapporto da qualsiasi lista di cose permesse o proibite, di cose che possono o non possono fare.
Per un discepolo di Gesù Cristo, “questo è il mio corpo” significa la donazione totale della propria vita
E allora durante il periodo di fidanzamento prematrimoniale tutto è permesso? Sì… ma no. Quando San Paolo parla della legge morale, dice: “Tutto mi è permesso, sì ma non tutto è conveniente”.
Il “conveniente” indica ciò che è edificante, in tutti i sensi: costruzione, elevazione e santificazione.
Applicata agli sposi promessi, la frase di San Paolo dice che certi comportamenti dei fidanzati possono ostacolare il compito di costruire, elevare e santificare il loro rapporto d’amore, in vista del sacramento del matrimonio del quale vogliono essere ministri e sudditi.
Queste attività “non edificanti” sono, in primo luogo, tutte quelle che sono e saranno sempre incompatibili con l’amore coniugale, quelle ispirate dalla frivolezza, dalla vanità, dall’egoismo, dalla possessività, dalla brutalità, dalla grossolanità, dalla collera, ecc.
Ci sono poi le attività che sono senza dubbio meravigliosamente costruttive per il rapporto coniugale, ma non risultano edificanti durante il fidanzamento perché sono premature. Si tratta principalmente degli atti sessuali.