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Arriverà l’unità dei cristiani attraverso la preghiera?

November 15 2015 : Pope Francis visit the Lutheran church, in Rome, Italy.

©MASSIMILIANO MIGLIORATO / CPP

Ary Waldir Ramos Díaz - Aleteia - pubblicato il 14/01/16

La Chiesa cattolica e quella luterana condividono un libro comune di preghiere nei 500 anni della Riforma protestante

Cattolici e luterani di tutto il mondo possono ora pregare insieme attraverso un libro di preghiera comune, un passo non definitivo ma importante sul cammino per porre fine allo scandalo della divisione dei cristiani, parafrasando papa Francesco.

La novità è stata promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (PCPUC) del Vaticano e dalla Federazione Luterana Mondiale (FLM) in occasione della preparazione della celebrazione, nel 2017, dei 500 anni della Riforma.

Martin Junge, segretario del FLM, e il cardinale Kurt Koch, presidente del PCUPC, hanno inviato una lettera l’11 gennaio per presentare l’iniziativa Common Prayer, secondo quanto ha reso noto Riforma.it, la rivista digitale delle Chiese evangeliche, battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Si tratta del primo strumento liturgico elaborato da autorità cattoliche e luterane sulla base dello studio Dal conflitto alla comunione.

Nel 2017 le Chiese luterane celebreranno il 500° anniversario della Riforma, partita a Wittenberg (Germania), oggi chiamata “la città di Lutero” (Lutherstadt Wittenberg).

Il libro di preghiera comune contiene materiali che possono essere adattati alle tradizioni liturgiche e musicali delle due tradizioni cristiane. L’obiettivo è chiedere perdono per la divisione dei cristiani e gettare le basi per un maggiore avvicinamento.

Al riguardo, papa Francesco ha invitato a chiedere una “diversità riconciliata nel Signore”, Colui che è venuto non per essere servito ma per servire. Lo ha fatto il 15 novembre 2015 visitando la comunità evangelica luterana di Roma nella Christuskirche.

In quell’occasione, il vescovo di Roma ha intavolato un dialogo sincero attraverso domande e risposte molto personali con la comunità luterana.

Alla domanda su quando arriverà la comunione nella Cena del Signore tra luterani e cattolici, Francesco ha affermato che ci sarà unità nel banchetto finale nella Gerusalemme celeste, ma nel frattempo ha riconosciuto che c’è ancora della strada da percorrere.

“Condividere la Cena del Signore è il fine di un cammino o è il viatico per camminare insieme? (…) Non abbiamo lo stesso Battesimo?”, ha chiesto, rispondendo: “Parlate col Signore e andate avanti. Non oso dire di più”.

Un altro segnale positivo si è avuto quando il pastore della comunità evangelica luterana di Roma Jens-Martin Kruse ha sostenuto durante la visita papale che “per noi […] Francesco è il nostro vescovo. Non in senso giuridico, ma in senso simbolico. Noi luterani di Roma abbiamo sempre avuto un rapporto molto stretto con i papi”.

Il libro di preghiere comune tra cattolici e luterani precede la commemorazione della Riforma, che ricorda l’evento del 31 ottobre 1517, quando l’allora teologo Martin Lutero inchiodò alla porta della chiesa di Wittenberg le sue 95 tesi contro la vendita delle indulgenze da parte della Chiesa, il che viene ritenuto l’atto che ha scatenato la Riforma protestante.

Il papa e la fraternità anche con i valdesi

Dall’altro lato, come apporto alla riscoperta della fraternità nonostante le differenze con altre comunità protestanti, papa Francesco ha chiesto perdono per le violenze cristiane contro i valdesi.

È accaduto nella prima visita di un successore di Pietro a un tempio valdese in occasione del suo viaggio a Torino il 22 giugno 2015.

Nella visita, Francesco ha ricordato gli amici di questa Chiesa evangelica del Río de la Plata, quando era arcivescovo di Buenos Aires, dei quali ha potuto apprezzare, ha detto, “la spiritualità e la fede” e dai quali ha imparato “tante cose buone”.

Preghiera per l’unità dei cristiani 2016

In questo senso, il PCPUC ha pubblicado di recente i testi della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) e per tutto l’anno, sotto il titolo Chiamati per annunziare a tutti
le opere meravigliose di Dio
. La pubblicazione è stata preparata anche con l’apporto della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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