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Amate il pessimismo? Allora non conoscerete mai la gioia

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Stephen McKay/CC

Elizabeth Scalia - Aleteia - pubblicato il 05/11/15

Cinismo e negatività sono erbacce che crescono facilmente e alla fine invadono il giardino spirituale, soffocando la gioia

Scrivendo su Internet da più di quindici anni, penserete che ci sia abituata, ma a volte le “persone di fede” nei loro forum virtuali mi sconcertano.

Mi sembra che alcune persone – e sono persone che si definiscono cristiane – siano determinate ad essere negative e a vedere il peggio in tutto e tutti. Se date loro la notizia “Hai un angelo che è con te finché o vai in Paradiso o rifiuti totalmente Dio”, tutto quello che riescono a dire è “Sì, ma ci sono anche i demoni! Perché non scrivi sui demoni? Perché non scrivi su questo anziché sui tuoi angioletti?”

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Ehi… hai un angelo, proprio lì, vicino a te; solo per te!

Non perdere l’opportunità di esserne grato!

Non perdere l’opportunità di conoscere e amare il tuo angelo e dipendere da lui solo perché sei così affascinato dalla negatività che servi fin troppo nella vita.

A meno che, ovviamente, tu non preferisca rimanere cieco di fronte all’amore, al potere e alla devozione fedele che ti è stata data, per tutta la tua vita, non per qualcosa che hai fatto ma semplicemente perché sei un’anima preziosa per Dio!

Non sminuire quello che è stato fatto per te perché hai sviluppato un’abitudine a dubitare.

Lo capisco; sembra più sicuro indossare l’armatura del cinismo e lasciare che il mondo sappia che non sei un idiota dicendo un incessante “sì, ma” a qualsiasi cosa ti viene proposta.

Hai un angelo davanti a te:Sì, ma i demoni?

Sei vivo e godi di una salute ragionevolmente buona: Sì, ma per quanto? Tutti ci ammaliamo e moriamo!

Oggi le foglie autunnali sono particolarmente belle: Sì, ma la prossima settimana dovremo raccoglierle!

Oggi puoi portarti una tazza di caffè alle labbra da solo: Sì, ma…

Niente “sì, ma”. Che ne dite di provare a dire semplicemente “grazie” – guardando la vostra vita piena di tutti i vostri “sì, ma” sfiduciati e vedendo tutte le cose belle che vi circondano? Dicendo “sì, ma ancora…”

Un giorno morirò, e prima potrei avere una malattia spaventosa: Sì, ma ho ancora oggi da vivere!

La prossima settimana dovrò raccogliere quelle dannate foglie: Sì, ma posso ancora vederne la bellezza con i miei occhi; posso sentirle scricchiolare sotto i miei piedi con le mie orecchie. Posso sedermi con una tazza di caffè e portarmela alla bocca senza richiedere aiuto. Posso godermi questo momento.

Ci sono dei demoni che vagano alla ricerca di anime da rovinare: Sì, ma ho ancora il mio angelo custode, una Chiesa fondata da Cristo e i sacramenti che Egli ha istituito, tutto per salvarmi dall’influenza demoniaca.

Non c’è niente di più facile da coltivare nel giardino della nostra vita del pessimismo, della negatività e del cinismo; spruzzate il concime del dubbio superbo tra tutti i fiori, e la cosa successiva che saprete è che siete invasi dalle erbacce, e che queste hanno soffocato la gioia e tutto quello che resta è brontolare “sì,ma”.

Coltivare la gratitudine richiede un po’ più di lavoro. A volte dovete cercare tra molte erbacce per trovare i petali e i boccioli delicati ma bellissimi dai quali può alla fine emergere la vera gioia anche nella vita più pessimista.

Lavorate per trovare questi petali, perché sapete una cosa? Questi demoni dei quali vi preoccupate tanto sono le cose che vi trattengono dal contemplare pienamente la meraviglia del vostro compagno angelico.

Pensateci.

È la vostra negatività che invita l’oscurità (e tutto quello che vi abita) a pensare che può prendere una sedia comoda e rimanere lì, visto che per fortuna state già spegnendo la luce.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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