L’imminente pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco sui cambiamenti climatici e la cura della natura ha scatenato una grande quantità di commenti e controversie, non solo per l’enorme popolarità del pontefice, ma anche per la discussione che suscita il tema affrontato.
L’enciclica papale, intitolata Laudato sii, verrà pubblicata il 18 giugno e sarà la seconda enciclica di Francesco, dopo due anni di attesa, perché il 29 giugno 2013, appena tre mesi dopo essere stato eletto, diffuse la Lumen Fidei, sulla natura della fede religiosa.
Per indagare un po’ sulla natura delle encicliche e sul loro numero possiamo partire da papa Leone XIII (1878-1903), la cui enciclica più importante è stata la Rerum Novarum, che è un po’ la pietra miliare dei documenti della Chiesa sulla questione sociale.
Leone XIII continua ad essere il papa con il più alto numero di encicliche pubblicate, ben 90. Gli sono seguiti San Pio X (1903-1914), che ne ha pubblicate 16, e Benedetto XV (1914-1922), con 12 encicliche, varie delle quali definite dal tema della I Guerra Mondiale.
A Benedetto XV sono succeduti Pio XI (1922-1939), che ha fatto pubblicare 34 encicliche, e Pio XII (1939-1958), che finora occupa il secondo posto, dopo Leone XIII, con 42 encicliche, molte delle quali scritte durante la II Guerra Mondiale.
Il breve pontificato di San Giovanni XXIII (1958-1963) ha visto la pubblicazione di 8 encicliche, tra le quali la Mater et Magistra, mentre il suo successore, il beato Paolo VI (1963-1978), ne ha pubblicate 7, una delle quali, la Humanae Vitae (sul controllo della natalità e i rappporti prematrimoniali), è stata forse l’enciclica più dibattuta del XX secolo.
I suoi 33 giorni di pontificato non sono ovviamente bastati a Giovanni Paolo I per pubblicare alcuna enciclica, mentre San Giovanni Paolo II (1978, l’“anno dei tre papi”-2005) ha pubblicato 14 encicliche. La più importante è forse la Veritatis Splendor, sualla capacità umana di conoscere la verità morale. Benedetto XVI (2005-2013) ha infine pubblicato 3 encicliche.
Le encicliche rivolte alla città di Roma e al mondo sono iniziate nel XVIII secolo con Benedetto XIV, la cui enciclica Ubi Primum, sul compito del vescovo, risale al 1740. Da allora, sono state scritte circa 300 “lettere circolari” dei papi della Chiesa cattolica, un terzo delle quali da Leone XIII.
Con due encicliche in poco più di due anni, papa Francesco – a livello di media di encicliche pubblicate all’anno – ha lo stesso ritmo produttivo di Leone XIII e di Pio XI e Pio XII, superando di molto San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, solo per citare i suoi due immediati predecessori.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]