Il Cristo risorto è la pietra angolare del nuovo edificio, la Chiesa popolo di Dio
Salve, vorrei chiederle: cosa si intende con queste parole: «La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo»? Grazie per l’attenzione.
Alessandro
Risponde don Francesco Carensi, docente di Sacra Scrittura alla Facoltà Teologica dell'Italia centrale.
Per rispondere alla domanda del lettore, dobbiamo contestualizzare il versetto, e come è stato usato dai vari autori biblici. Ovviamente qui ci sarebbe da scrivere molte pagine, che riguardano l’uso dell’Antico Testamento, nei vangeli, e negli altri testi neotestamentari. Ma lo scopo di questa semplice risposta è far emergere la ricchezza di questo versetto, che magari abbiamo sentito proclamare o cantare nella liturgia.
Il salmo è l’ultimo del piccolo Hallel (Sal. 113-118). Si tratta di un salmo di ringraziamento. Di ritorno dalla battaglia, da cui è uscito vittorioso, il re sale al tempio con il popolo per il rendimento di grazie. I sacerdoti gli rendono onori all’ ingresso del santuario (così pensa il Lack).
Il testo attuale rispecchia la situazione del post esilio. Questo salmo secondo altri esegeti fu usato come uno dei testi liturgici per la festa delle capanne e ancora oggi è uno dei testi usati per celebrare sukkot. L’orante ringrazia il Signore per la sua salvezza, sentendosi come una pietra che dapprima era stata scartata, ma che poi è stata usata dai costruttori sfruttandone tutte le sue potenzialità. Da pietra di scarto è diventata la piu’ importante, «testata d’angolo», che fa da legame fra due muri (v. 22-23). Nell’interpretazione collettiva la pietra è Israele, che rigettato e scartato da Signore con l’esilio, viene poi riabilitato, realizzando così una missione universale in mezzo a tutti i popoli. In una interpretazione storica si può alludere alla ricostruzione di Gerusalemme.
Adesso passiamo al Nuovo testamento. Gesù canta il grande Hallel (salmo 113-118) dopo l’ultima cena, in cammino verso l’orto degli ulivi, in un momento drammatico della sua vita. Precedentemente, in Mt. 21,23 Gesù in un’accesa discussione con gli scribi e farisei, aveva citato questo salmo, riferendolo a se stesso, il figlio scartato e ucciso da coloro che si volevano impadronire della vigna.