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Costretta a prostituirsi per vedere la figlia in cambio di 300 euro

Donna nigeriana salvata da prostituzione

© Flickr/Ricardo Machado/Creative Commons

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 06/03/15

La donna si è allontanata dalla strada grazie all'aiuto dei volontari della Comunità Giovanni XXIII

Un anno di sofferenza, senza vedere sua figlia, poi la storia di Jennifer subisce una svolta lieta. Incontra i volontari della Comunità Giovanni XIII e con loro pianifica l’allontanamento dalla strada a cui era stata costretta dai osi aguzzini. 

IL RICATTO: 300 EURO PER VEDERE LA FIGLIA
A raccontare la storia della ragazza nigeriana di 21 anni è Luca Fortunato, volontario dell’unità di strada della Comunità, che l’aveva incontrata per la prima volta nel gennaio 2014. «Era terrorizzata», spiega Luca.  Quella giovane mamma, infatti, viveva una condizione drammatica: poteva vedere sua figlia di 2 anni solamente la domenica e ad una condizione: portare 300 euro a settimana alla coppia di aguzzini (lui torinese, lei nigeriana), che la costringevano in strada.

LA TELEFONATA CON LUCA
Più volte rimandò, per paura di ritorsioni, la decisione di scappare. Poi un giorno durante un incontro con la figlia chiese di potersi allontanare un momento per andare a prendere una cioccolata calda. In realtà aveva pianificato la fuga. Ricorda Luca: «Le dissi per telefono: "vai, prendi il tram delle 7,20", e ci incontrammo con la bimba in un centro commerciale. Adesso rimaniamo in contatto, sono felice si stia ricostruendo una vita normale; sono miracoli che non vedi mai succedere, invece quella volta nel giro di pochi giorni riuscimmo a cambiare una vita».

IL RIFUGIO IN UNA CASA FAMIGLIA
Jennifer fu accolta da una casa famiglia del nord Italia, dove rimase in protezione, senza contatti con l’esterno, per circa un anno. A fine febbraio 2015 si ricongiunse con il suo uomo, in Germania. Nella denuncia dei suoi aguzzini aveva raccontato tutta la sua storia: scappata dalla Nigeria prima in Marocco e poi in Libia, aveva attraversato il Mediterraneo su un barcone insieme alla sua bambina e al suo uomo. Nel Nord Africa racconta di essere stata costretta, come molte altre donne, a violenze e ricatti. Arrivata nella casa famiglia partorì la sua seconda figlia.

"JENNIFER HA LASCIATO IL VUOTO"
Maurizio è il papà della casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII che l’ha accolta: «In casa ora siamo in 6, ma lei ha lasciato il vuoto. E’ una mamma con due bimbe vivaci: sentimentalmente io e mia moglie abbiamo dato il tutto per tutto per lei. Nella nostra casa abbiamo una stanza sempre pronta per accogliere le donne che vogliono lasciare la prostituzione; ci auguriamo abbia la forza di non ritornare sulla strada».

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