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Shiloh Pitt, la bambina che vuole essere maschio

Actor Brad Pitt and children – it

AFP PHOTO / ROBYN BECK

Actor Brad Pitt and children Pax Jolie-Pitt (L), Shiloh Jolie-Pitt (C) and Maddox Jolie-Pitt arrive for the U.S. premiere of Universal Pictures "Unbroken," December 15, 2014 at the Dolby Theatre in Hollywood, California. AFP PHOTO / ROBYN BECK

Aleteia - pubblicato il 22/12/14

Il caso della figlia di Brad Pitt e Angelina Jolie apre il dibattito sull'ideologia gender

Il primo piano della famiglia Pitt-Jolie sul red carpet di Los Angeles per la prima di “Unbroken” ha fatto il giro del mondo. Ma ciò che ha colpito gli innumerevoli fans è stato l'abbigliamento maschile della piccola Shiloh Pitt, figlia naturale della coppia di Hollywood. “In abito scuro e cravatta e taglio di capelli da maschiaccio” si legge su Huffington Post (17 dicembre) "Shiloh si è lasciata fotografare accanto al padre e ai fratelli. Sono in molti ad aver parlato di scelta discutibile.”

© AFP PHOTO / ROBYN BECK

Vuole essere chiamata John
A otto anni Shiloh Pitt porta i capelli corti, ama vestirsi da maschio e preferisce essere chiamata John. Mamma Angelina non pare turbata dall'indole della figlia, anzi. "Rispettiamo le sue scelte", ha dichiarato l'attrice che con il marito Brad Pitt è da sempre in prima linea sul fronte del rispetto e dell'impegno per la tutela delle persone omosessuali. (Panorama, 19 dicembre)

Si sente un ragazzo?
"Vorrei essere come i miei fratelli" aveva dichiarato Shiloh, probabilmente esprimendo un desiderio di ammirazione e di stima (come succede normalmente nelle famiglie) più che di “cambiamento sessuale”. Ma nel 2010 Angelina Jolie aveva spiegato per la prima volta a Vanity Fair la "particolarità" della sua bambina. "Mia figlia – aveva detto – si sente un ragazzo. Per questo le abbiamo tagliato i capelli. Ama vestirsi da uomo, vuole essere come i suoi fratelli". E Brad aveva aggiunto: "Finora l’avevo sempre chiamata 'Sh'”, ma lei continuava a interrompermi e a chiedermi di chiamarla John".

La nonna contrariata
Non è della stessa idea nonna Jane, attivista repubblicana e madre di Brad. Che nel 2012, durante la campagna elettorale per le presidenziali Usa, si schierò con forza a fianco di Mitt Romney. Prendendo posizione contro i matrimoni gay in una lettera pubblicata online. Quella volta i «Brangelina» si arrabbiarono non poco. Come del resto quando la donna – non contenta del look maschile di Shiloh – si ostinò per mesi a comprarle vestiti «da principessa», nel tentativo di farle «cambiare idea». Un atteggiamento bollato come «irrispettoso» da Angelina. (Corriere.it, 18 dicembre)

Nomi senza radici
Sulla scelta dei nomi su cui si è orientata la coppia Pitt-Jolie, ilGiornale (20 dicembre) commenta così: "Quella dei nomi assurdi è una sua specialità (riferendosi in particolare ad Angelina) magari se Shiloh si fosse chiamata Maria le cose avrebbero preso una piega migliore. Ma nulla è per caso: dare ai figli i nomi dei nonni o dei santi significa inserirli in una tradizione, dar loro nomi senza radici è una pratica nichilista che rompe preziose continuità." 

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ideologia gender
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