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Solo per la nascita di Gesù Bambino si può suonare così!

Aleteia - pubblicato il 12/12/14

Questa esecuzione del celebre "Carol of the bells" ci testimonia una grande passione per la Bellezza

Nella neve, tra le luci della città. Di giorno e di notte. Le note di "Carol of the Bells" eseguite brillantemente dal suono di 12 violoncelli pervadono le fibre dei nostri sentimenti, delle nostre attese. E anche se si tratta di un canto non prettamente cristiano, la modalità con cui viene eseguita la melodia testimonia una coscienza e una passione per la Bellezza.

Goia dell’attesa
"Carol of the Bells"  è una celebre canzone natalizia, scritta nel 1936 dal compositore statunitense Peter Wilhousky (1902-1978). Il testo di Peter Wilhousky, che si compone di sette strofe, parla della gioia nell’aspettare il momento tanto atteso e nell’ascoltare il suono delle campane il giorno di Natale. 

Origine del canto
In realtà la musica di Wilhousky è basata su un rifacimento melodico di un canto natalizio del compositore ucraino Mykola Leontovyč intitolato Ščedryk (che in lingua ucraina significa "Canto di Capodanno"). Si tratta di un brano che in Ucraina è tradizionalmente intonato la sera del 13 gennaio, vigilia del Capodanno secondo il calendario giuliano.

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