«La droga non si vince con la droga! La droga è un male, e con il male non ci possono essere cedimenti o compromessi». Nella mattina di venerdì 20 giugno Papa Francesco ha ribadito il suo «no alla droga».
Ricevendo in udienza i partecipanti alla International Drug Enforcement Conference, tenutasi per la prima volta in Italia, il Pontefice ha espresso dolore e preoccupazione perché il flagello del narcotraffico continua a imperversare minacciando soprattutto i giovani. «Ma per dire questo no — ha spiegato — bisogna dire sì alla vita, sì all’amore, sì agli altri, sì all’educazione, sì allo sport, sì al lavoro». Infatti «la strada della prevenzione», ha aggiunto, passa attraverso «le opportunità di lavoro, l’educazione, lo sport, la vita sana. Se si realizzano questi “sì”, non c’è posto per la droga, non c’è posto per l’abuso di alcol e per le altre dipendenze».
In particolare il vescovo di Roma si è detto convinto che «le legalizzazioni delle cosiddette “droghe leggere” oltre ad essere quanto meno discutibili sul piano legislativo, non producono gli effetti che si erano prefisse», così come «le droghe sostitutive non sono una terapia sufficiente, ma un modo velato di arrendersi al fenomeno».