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Amaurys Pérez, dal comunismo cubano alla fede

Amaurys Pérez, dal comunismo cubano alla fede

© Public Domain

Aleteia - pubblicato il 18/06/14

Campione di pallanuoto, ha trovato un punto fermo nella presenza di Dio, che ha trasmesso anche ai figli

Da piccolo Amaurys Pérez non aveva mai sentito parlare di fede o religione: il campione di pallanuoto naturalizzato italiano, che ha raggiunto la notorietà grazie anche al varietà di Rai Uno Ballando con le stelle, è infatti nato e vissuto a Cuba sotto il regime comunista.

Eppure da quando aveva circa sei anni ricorda di essere sempre rimasto affascinato da una chiesa bellissima situata accanto alla scuola, dentro cui metteva spesso piede spinto dalla curiosità.

Quel ricordo piacevole è rimasto nel tempo come una specie di fiume carsico alimentato anche dalla visita di Giovanni Paolo II nel 1998. Poi un giorno riceve in regalo il dvd di un film sulla storia di Cristo: “L’ho guardato a Cuba con i miei genitori – ricorda nel servizio di A Sua Immagine (7 giugno)– e i miracoli di Gesù e il tradimento di Giuda hanno suscitato il mio interesse. Così ho iniziato ad avvicinarmi alla Chiesa, un cammino che mi ha portato nel 2006 a sposare Angela con un rito misto”.

“In quell’occasione – confessa – ho percepito qualcosa di inspiegabile. Ho finalmente trovato la pace. Così, l’anno successivo ho deciso di ricevere il battesimo nella stessa chiesa”. Di lì è cominciato un percorso di fede intimo e personale che ha poi trasmesso anche ai suoi figli.

“Alle Olimpiadi di Londra – ricorda il campione cubano – in cinque o sei della nostra squadra ci riunivamo a pregare il rosario prima di andare a dormire. Ce lo ha portato Alex (Giorgietti, l’atleta della Nazionale ndr) da un pellegrinaggio in un santuario mariano. Prima di ogni partita io e Alex ci guardiamo e ci diciamo: ‘Ricordati di lui e divertiti’. Lo facciamo guardando il Cielo e io penso a Dio e a mio padre”.

Amaurys Pérez confessa di aver trovato nella disciplina sportiva alcuni valori universali che poi ha riscoperto nella dottrina. Da allora dedica parte del proprio tempo libero ad associazioni di beneficenza, soprattutto a quelle che si occupano di bambini.

“La fede aiuta a vivere meglio – sottolinea – a trovare un equilibrio interiore e non ho nessuna remora a testimoniarlo, a metterci la faccia. Con le critiche se sei un personaggio pubblico devi imparare a convivere e io lo faccio con serenità”.

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