"Abbiamo dimostrato al mondo che niente è impossibile per un cileno. Girone della morte? Noi abbiamo già sconfitto la morte" è la voce dello spot diffuso in Cile per i Mondiali di calcio in Brasile. I protagonisti sono i minatori cileni che nel 2010 rimasero drammaticamente intrappolati per 69 giorni in fondo alle miniere di San José. Una vicenda ripresa da ogni emittente televisiva del mondo e che, dal 5 agosto al 13 ottobre 2010, tenne tutti con il fiato sospeso. Un avvenimento che ha avicinato i popoli di tutto il mondo e come succede per i grandi eventi sportivi, ha risvegliato la sensibilità del cuore umano e l’unità tra le genti.
Il Cile è inserito nel cosiddetto "girone della morte" con Spagna e Olanda, finaliste del Mondiale 2010, vinto per la prima volta dagli iberici. I giocatori cileni, pur militando per lo più in campionati europei, sono molto legati alle vicende della loro patria. Ora hanno una motivazione in più per far sognare i loro connazionali.