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Seconde generazioni al suono di reggae

Sandro Joyeux – it

Sandro Joyeux

Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 07/04/14

''Kingston'' è il primo videoclip di Sandro Joyeaux realizzato con i bambini della scuola Pisacane di Roma

Come avrebbe potuto essere la sua infanzia se fosse nato in Giamaica, in Cina o nelle Filippine? Non lo sa ma il suo sogno di bambino era di crescere in Italia, il Paese di quel padre che da piccolo non ha potuto conoscere. Sandro Joyeux è un artista francese, ma di padre italiano, che canta nei dialetti africani. E’ l’ideatore dell’ Antischiavitour, una serie di concerti in giro per le campagne italiane dedicata ai braccianti stranieri. La sua ultima fatica è "Kingston" è un videoclip che ha girato insieme ai bambini della 2 B della scuola Carlo Pisacane di Torpignattara a Roma, una scuola che conta il 97% di bambini stranieri, in gran parte nati nella capitale ma senza cittadinanza italiana e quasi tutti figli di migranti (Repubblica.it 7 aprile).

E’ la "scuola rovesciata" come ha scritto Francesco Merlo su La Repubblica dove "l’Italia è l’altro mondo", tanto che diversi genitori italiani hanno ritirato i propri figli per mandarli nelle scuole dei quartieri vicini. Per i bambini della Pisacane Joyeaux non è l’artista il cui talento viene paragonato a quello di Manu Chao, ma il "pirata" con la chitarra: il 18 dicembre del 2012, quando ha suonato per la prima volta nella loro scuola in occasione della Giornata dei diritti dei migranti, aveva una benda nera sull’occhio per coprire una cisti ed evitare di spaventare i piccoli.

Il ritmo reggae del brano li diverte e anche se non sanno il francese e cantano "na, na, na,na Kingston", questa è diventata la loro canzone preferita. Grazie al brano, nel quale Joyeaux immagina come sarebbe stata la sua vita se fosse stato "bambino minatore in una provincia della Cina, bambino soldato in Liberia, bambino di strada in America latina", hanno scoperto che ci sono luoghi del mondo dove i bambini sono costretti a lavorare giorno e notte e a volte senza mai vedere la luce del sole (Repubblica.it 7 aprile).

I dati che appaiono nel videoclip sono forniti da "Save the children Italia", con la collaborazione di Katia Scannavini. La regia è di Fabio Luongo, in collaborazione con gli studenti della Rufa (Rome University of Fine Arts). L’etichetta di produzione di Joyeux è ”Mr Few”, una etichetta indipendente gestita da due giovani italiani. L’uscita del video arriva in occasione della partecipazione di Sandro Joyeux al festival ”Suona francese”, la manifestazione organizzata dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut Français Italia.

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musica
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