I carabinieri, al termine di lunghi interrogatori proseguiti per tutta la notte nella caserma di Corigliano Calabro in provincia di Cosenza, hanno fermato per omicidio ed estorsione un giovane cittadino romeno residente a Cassano allo Ionio. E' accusato di aver colpito con una sbarra di ferro e ucciso don Lazzaro Longobardi, il sacerdote che è stato trovato in una pozza di sangue, a Sibari, nel cortile della canonica. Il fatto e' accaduto, secondo i rilievi, nella sera del 2 marzo.
Il dolore dei suoi fedeli
«Bisogna fare una rivoluzione, adesso si uccidono anche i preti» dice una fedele. «Era una persona disponibile – le fa eco un’altra – vicina agli extracomunitari e a chi aveva bisogno. Aveva una parola di conforto per tutti e amava dialogare con tutti. La comunità è più che addolorata». «Lo conoscevo da 40 anni – dice un’altra parrocchiana – ed era veramente un prete eccezionale. Era propenso anche a mediare gli orari delle funzioni. Svolgeva degnamente e con passione il suo ministero».