Credo di non avere ben chiaro il concetto di Verità, ma mi sembra assurdo pensare che ne esista solo una…
Alessia
Certamente una dose di scetticismo nei confronti della “verità” è stata sempre presente nella storia dell'umanità. Ricordiamo le parole di Pilato nel dialogo con Gesù, che l'evangelista Giovanni ci riporta nel capitolo 18 del suo Vangelo: “Che cos'è la verità?”. Di fronte a questa confessione di scetticismo, Gesù non risponde. Sono convinto che questo possa accadere a ognuno di noi, perché spesso consideriamo la verità come una parola vuota, dimenticando che in realtà è una ricerca continua che richiede impegno e coraggio. La maggiore difficoltà che si incontra in questa ricerca è che spesso noi consideriamo “verità” solo quello che possiamo mettere a servizio dei nostri fini o dei nostri interessi. Mentre dovremmo convincerci che la verità deve essere trasformata soprattutto in programma di vita. Questa trasformazione costringe quasi sempre a eventuali cambiamenti di vita, ci richiede una costante e sincera autocritica, una forte dose di coraggio nel saper mettere in discussione tante nostre illusioni, perché spesso ci svela profonde inquietudini. Tutto questo ci porta non a ricercare la verità, ma a sostituirla con tanti surrogati che il più delle volte ci mettono in strade lunghe e faticose, dalle quali diventa difficile uscire. La ricerca della verità non è un fatto intellettuale ma è, prima di tutto, il coraggio di guardare a noi stessi con molta schiettezza e rendersi conto che in ciascuno di noi, alla ricerca della verità è unita la ricerca di una persona a cui affidarsi. Solo Cristo si presenta: “Io sono la Via, la Verità e la Vita” (Gv. 14,6). Il Beato Giovanni Paolo II nella Fides et Ratio scriveva: “In Gesù Cristo che è la verità, la fede riconosce l'ultimo appello che viene rivolto all'umanità, perché possa dare compimento a ciò che sperimenta come desiderio e nostalgia. Questa verità, che Dio ci rivela in Gesù Cristo, non è in contrasto con le verità che si raggiungono filosofando. I due ordini di conoscenza conducono anzi alla verità nella sua pienezza” (Fides et Radio, nn. 33-34).
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