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Gli anziani, vittime del dominio tirannico della logica economica

Pope Francis leaves after met cardinals – it

ANDREAS SOLARO / AFP

CITE DU VATICAN, Vatican City : Pope Francis leaves after met cardinals during a second day of consistory to discuss family issues at the Vatican on February 21, 2014. After a two-day meeting with cardinals from around the world, Pope Francis will formally appoint 19 new cardinals for the first time of his pontificate on February 22. ANDREAS SOLARO / AFP

Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 21/02/14

Papa Francesco torna sul tema della "cultura dello scarto" e condanna l'eutanasia

La "cultura dello scarto" che non confina nei bassifondi o nelle periferie, ma mette proprio "fuori dalla società, così che gli esclusi non sono più "rifiuti" ma addirittura "avanzi", colpisce soprattutto gli anziani. Di questo è tornato a parlare Papa Francesco nel messaggio inviato all’Assemblea generale della Pontificia Accademia per la vita riunitasi a Roma nei giorni scorsi per un confronto sul tema "Invecchiamento e disabilità" nel ventennale della sua fondazione.

"Nelle nostre società – ha affermato Papa Francesco nel messaggio – si riscontra il dominio tirannico di una logica economica che esclude e a volte uccide, e di cui oggi moltissimi sono vittime, a partire dai nostri anziani”. "La situazione socio-demografica dell’invecchiamento – ha proseguito Bergoglio – ci rivela chiaramente questa esclusione della persona anziana, specie se malata, con disabilità, o per qualsiasi ragione vulnerabile”.

La radice di questo comportamento è antropologica, e legata un problema di valore: “Quanto vale l’uomo e su che cosa si basa questo suo valore. La salute è certamente un valore importante, ma non determina il valore della persona. La salute inoltre non è di per sé garanzia di felicità: questa, infatti, può verificarsi anche in presenza di una salute precaria. La pienezza a cui tende ogni vita umana non è in contraddizione con una condizione di malattia e di sofferenza” (Vatican Insider 20 febbraio).

Non è quello che afferma la cultura dominante, specie in Occidente. In questo quadro, Papa Fancesco ha criticato senza fare un riferimento specifico le leggi che in Europa stanno promuovendo l’eutanasia: “Pertanto, la mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o, peggio, per eliminare una persona; e la più grave privazione che le persone anziane subiscono non è l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che ne può conseguire, ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore” (Vatican Insider 20 febbraio).

A questa deriva si oppone la famiglia “maestra di accoglienza e solidarietà”, dove s’impara “a non cadere nell’individualismo ed equilibrare l’io con il noi”, e s’impara “che la perdita di salute non è una ragione per discriminare alcune vite umane” (Radio Vaticana 20 febbraio).

“Una società è veramente accogliente” – ha concluso Francesco – quando riconosce che la vita “è preziosa anche nell’anzianità, nella disabilità, nella malattia grave e persino quando si sta spegnendo”; quando insegna che la chiamata alla realizzazione umana non esclude la sofferenza, anzi, insegna a vedere nella persona malata e sofferente un dono per l’intera comunità” (Radio Vaticana 20 febbraio).

L’Accademia per la vita è stato creata per volontà di Giovanni Paolo II con l’obiettivo di affrontare in maniera specifica i temi legati alla difesa della vita, dal suo inizio col concepimento fino alla fine naturale. Un lavoro che il Papa ha elogiato in quanto “spesso faticoso perché richiede di andare controcorrente, sempre prezioso perché attento a coniugare rigore scientifico e rispetto per la persona umana”. Radio Vaticana (21 febbraio) ha chiesto al presidente dell’organismo, mons. Ignacio Carrasco de Paula, un bilancio dei 20 anni dalla fondazione insieme alla prospettiva di impegno futuro. "Credo dobbiamo continuare sulla linea che abbiamo seguito fino ad adesso – ha affermato de Paula -, che è fondamentalmente quella di aiutare a capire le reali dimensioni, radici, circostanze in cui nascono tutti questi fenomeni che riguardano la vita umana. La maggior parte di questi sono straordinari! Basti pensare in questi 20 anni a tutti i progressi della medicina, delle discipline biomediche. In generale, è una cosa della quale possiamo essere più che soddisfatti e guardare al futuro con speranza. Noi abbiamo la particolarità di poter studiare e affrontare queste cose in totale autonomia, non siamo influenzati da fattori economici, dall’opinione pubblica, non siamo soggetti ai cliché". Tuttavia, ha concluso il presidente dell’Accademia per la vita "il nostro intento non è solo di formare le intelligenze: consideriamo che sono temi nei quali è assolutamente fondamentale mettere il cuore. Quando si tratta della vita umana, soltanto con teorie, ipotesi, sillogismi, con ragionamenti, il percorso che possiamo fare è molto breve, non dura tanto. Sono temi che è necessario anche affrontare con il cuore" (Radio Vaticana 21 febbraio).

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