Ci parli del Diritto Canonico e delle linee guida per le Conferenze Episcopali.
«Quando la Congregazione riceve questo materiale (denunce o sospetti di abuso) si avvia un processo secondo le norme del Diritto Canonico e conseguentemente vengono comminate delle sanzioni che possono arrivare alla dimissione dallo stato clericale.
Le linee guida delle Conferenze Episcopali non devono parlare solo del come applicare la legge generale della Chiesa rispetto agli abusatori, ma la Santa Sede chiede alle Conferenze anche di parlare delle misure di prevenzione, di come ascoltare, di come aiutare le vittime, e richiede una parte sulla formazione del clero. Purtroppo alcune Conferenze Episcopali, specialmente nell’Africa francofona, non hanno ancora risposto.
In molti Paesi dove c’è una guerra o ci sono catastrofi naturali è difficile parlare di linee guida di questo tipo. In alcune zone del mondo c’è molta resistenza a parlare di questo argomento, non solo nella Chiesa ma in tutta la società, quindi è difficile avere linee guida in queste Conferenze, ma la maggioranza – circa il 90 per cento – ha risposto; quindi ricevono indicazioni da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, e poi devono mettere in atto le procedure».
Papa Francesco ha deciso di creare una Commissione per la protezione dei bambini vittime degli abusi. Che cosa pensa della possibilità – già presa in considerazione dal Papa – che questa Commissione sia collocata all’interno della Congregazione per la Dottrina della Fede?
«Io penso che sia il posto giusto per una Commissione del genere, perché una Commissione fuori da qualsiasi Congregazione non potrebbe avere l’appoggio necessario per il suo agire. Penso che dipenderà dal compito specifico della nuova commissione. Io spero che, tra qualche settimana, si definiscano i nomi dei membri e l’organizzazione dei compiti».
Quali sono i nodi che la Commissione per la protezione dei bambini dovrà sciogliere?
«Io penso che dovrà aiutare la Congregazione a individuare i punti nevralgici, dove la Santa Sede e la Chiesa in generale deve migliorare. Per esempio nella famosa domanda sulla corresponsabilità da parte dei Vescovi. Qui non abbiamo chiarezza riguardo alla questione: un Vescovo che non applica né le leggi dello Stato né le leggi della Chiesa, che tipo di corresponsabilità ha se uno dei suoi sacerdoti abusa di un minore e lui lo copre o lo nasconde?
Dobbiamo avere molta più chiarezza su cosa fare, come fare e con quali procedure. Su questo punto non abbiamo molto, eccetto questo: chiedere tacitamente la dimissione di questi Vescovi o Provinciali.
Uno dei compiti di una Commissione è individuare certi punti nevralgici e aiutare le autorità. In questo caso, non solo aiutare la Congregazione per la Dottrina della Fede, ma anche la Segreteria di Stato o la Congregazione per i Vescovi per poter prendere delle misure adeguate».