L’Archivio segreto, una volta aperto, farà luce su tutte queste storie?
Gumpel: Naturalmente molte questioni su queste faccende che le ho raccontato troveranno conferma nell’Archivio segreto. Altre no, perché alcune cose per motivi di sicurezza furono trattate soltanto a voce. Non ci si deve aspettare, dunque, che ogni dettaglio di quanto io ho detto venga confermato da un documento. Ma ricordiamoci anche che nella storiografia è un errore ritenere vero soltanto ciò che è dimostrabile attraverso i documenti. Ci sono anche le deposizioni giurate di testimoni, persone rispettabili che non hanno alcun interesse di mentire, che sotto giuramento, in modo processuale – io stesso ne ho ascoltati parecchi – hanno dichiarato: “si, io ho ricevuto questo ordine, e sono andato in questo convento, ecc.”. Quindi da un lato nell’Archivio segreto si troveranno moltissime cose che sono rilevanti, e che faranno aprire gli occhi alle persone oneste e di buona volontà, che non vogliono agire in base a principi ideologici e propagandistici ma, secondo la verità, ma su altre cose non vi dovete aspettare documenti scritti perché in tempo di guerra certe cose non si mettevano nero su bianco, soprattutto per non mettere in pericolo le persone.