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5 domande al Capitolo generale dei Legionari di Cristo

card. de Paolis – it

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Jesús Colina - Aleteia Team - pubblicato il 08/01/14

I gravi crimini del fondatore, Marcial Maciel, gettano un'ombra su questa fiorente congregazione religiosa

Una delle congregazioni religiose con la maggior crescita in termini di religiosi e sacerdoti, la Legione di Cristo, sta affrontando da anni una crisi poco comune nella storia della Chiesa dopo che sono stati rivelati i numerosi e gravi crimini del suo fondatore, Marcial Maciel.

L'8 gennaio è iniziato il Capitolo generale dei Legionari di Cristo, il principale organo di governo della congregazione, che dovrebbe certificare un processo di purificazione e rilanciare il servizio di questa congregazione alla Chiesa e al mondo.

I 61 sacerdoti che partecipano al Capitolo (42 eletti dai Legionari e 19 in virtù del loro incarico) hanno due obiettivi principali: la scelta dei nuovi superiori e l'approvazione delle nuove costituzioni.

Il Capitolo generale, inoltre, risponderà implicitamente a cinque domande che oggi si pongono migliaia di persone che hanno seguito con enorme sorpresa l'ondata di rivelazioni di scandali attribuiti a Maciel da più di un decennio.

Prima di analizzare queste domande, ripercorriamo un po' gli eventi.

Breve cronistoria

— La Legione di Cristo ha celebrato il 3 gennaio scorso 73 anni di storia, iniziata quando il seminarista messicano Marcial Maciel (1920-2008) ha riunito un gruppo di bambini e adolescenti a Città del Messico in quello che sarebbe stato l'inizio di un seminario minore. In seguito padre Maciel avrebbe fondato il ramo secolare, il movimento di apostolato Regnum Christi, che secondo la sua pagina web ha 30.000 membri in oltre 30 Paesi.

— Attualmente, in base ai dati dell'ufficio stampa, appartengono alla congregazione dei Legionari di Cristo 4 vescovi, 961 sacerdoti e 1.877 seminaristi minori e maggiori, con 120 case in 22 Paesi. Lo stesso ufficio afferma che dalla fondazione la Legione di Cristo ha ordinato 1.133 sacerdoti.

— La crescita di vocazioni è stata particolarmente evidente negli ultimi tre decenni, quando nei Paesi occidentali la Chiesa cattolica soffriva un'acuta crisi vocazionale. L'arrivo di tanti giovani seminaristi, con elevato livello accademico, ha fatto sì che la Legione diventasse, soprattutto durante il pontificato di Giovanni Paolo II, un motivo di speranza per molte persone nella Chiesa.

— Il 19 maggio 2006, con l'approvazione di Benedetto XVI, la Santa Sede ha pubblicato un comunicato in cui chiedeva al sacerdote Marcial Maciel di ritirarsi a vita di preghiera e penitenza, astenendosi da incontri pubblici. La decisione era il culmine dell'indagine avviata dallo stesso cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che aveva ricevuto denunce nel 1998. Il comunicato non specificava i crimini di padre Maciel, ma faceva intendere che si trattava di delitti gravi, che implicavano la celebrazione dei sacramenti. I Legionari di Cristo hanno risposto con un comunicato in cui dichiaravano di credere all'innocenza del fondatore ma accettavano con obbedienza le disposizioni della Santa Sede, vedendovi una “nuova croce” che Dio, Padre di Misericordia, aveva messo sulle spalle del loro fondatore.

— Queste accuse hanno iniziato a circolare il 23 febbraio 1997 con un articolo del quotidiano statunitense Hartford Currant in cui otto ex Legionari di Cristo accusavano Maciel di abusi sessuali quando erano seminaristi.

— Un anno dopo la morte di padre Maciel, avvenuta il 30 gennaio 2008, i Legionari di Cristo confermavano le rivelazioni della stampa secondo le quali Maciel aveva avuto un'amante per molti anni, con la quale aveva concepito una figlia. Almeno altre due persone hanno dichiarato di essere figlie di Marcial Maciel, frutto di una relazione con un'altra donna.

— Dopo queste rivelazioni, papa Benedetto XVI ha affidato a cinque vescovi un'indagine nota come “visita apostolica” delle istituzioni dei Legionari di Cristo, avvenuta tra il 2009 e il 2010. Le conclusioni fondamentali della visita sono state raccolte in un comunicato della Santa Sede del 1° maggio 2010.

— Per accompagnare i Legionari in questo “cammino di profonda revisione”, papa Benedetto XVI ha nominato un commissario pontificio, il cardinale Velasio De Paolis, che in questi tre anni e mezzo ha rinnovato alcuni superiori della congregazione e ha guidato il processo di redazione delle nuove costituzioni, che ora il Capitolo generale deve approvare.

Vediamo quali sono le domande spontanee alle quali il Capitolo generale della congregazione darà una risposta implicita o esplicita.

1. Cosa avviene al fondatore?

È la prima domanda che viene in mente. Nella storia della Chiesa probabilmente non si è verificato un caso tanto grave di un fondatore di una congregazione religiosa a cui la Santa Sede, nel comunicato citato, abbia riconosciuto autentici “delitti” arrivando addirittura a definirlo una persona “priva di scrupoli e di vero sentimento religioso”.

Dopo gli anni di riflessione che ha vissuto la congregazione, il Capitolo generale dovrebbe porre le condizioni per scrivere una storia della congregazione legata alla verità. È giunto il momento di sostituire la narrazione che Marcial Maciel ha inventato di sé e che è raccolta nel libro che ho purtroppo pubblicato (“La mia vita è Cristo”, 2003).

Probabilmente finora era difficile scrivere una storia fedele ai fatti. Ora ci sono molti più elementi, necessari perché i giovani che decidono di consacrarsi a Dio nella Legione abbiano cognizione di causa.

2. Il “sistema di potere” creato dal fondatore è superato?

È la domanda che sorge rileggendo il comunicato vaticano di conclusione della visita apostolica, che accusa il fondatore non solo di abusi sessuali, ma anche di aver creato nella congregazione un “sistema di potere”.

Quest'ultimo si basava su un meccanismo di controllo delle coscienze delle persone di buona volontà che avevano deciso di consacrare la propria vita a Dio. Benedetto XVI ha preso misure immediate per evitare questo sistema di controllo delle coscienze, in particolare la deroga al voto privato che professavano i Legionari che impediva le critiche ai superiori.

Questo “meccanismo di difesa”, ha spiegato il comunicato vaticano, ha permesso a Maciel di essere “per molto tempo inattaccabile, rendendo di conseguenza assai difficile la conoscenza della sua vera vita”.

Il meccanismo ha creato una cultura interna che il cardinal De Paolis cerca di superare con il processo di redazione delle nuove costituzioni. Padre Deomar De Guedes, secondo consigliere generale, si è allontanato a novembre dalla congregazione constatando la grande difficoltà che esiste ancora oggi per superare questa cultura del controllo. Un esempio citato dal sacerdote è quello della revisione della posta elettronica personale dei religiosi.

Il comunicato vaticano sottolineava dopo l'indagine dei cinque vescovi “la necessità di rivedere l’esercizio dell’autorità” nella congregazione. Le costituzioni che il Capitolo approverà daranno la risposta più precisa a questa richiesta posta dalla Santa Sede.

3. Qual è il carisma dei Legionari di Cristo?

In una comunità religiosa (benedettini, domenicani, francescani, gesuiti…), il carisma è il modo particolare di vivere la spiritualità e l'apostolato nella vita della Chiesa. Questa esperienza in genere viene esposta dal fondatore con la sua vita e i suoi scritti, e resta raccolta nella regola o nelle costituzioni.

Il comunicato vaticano del maggio 2010 ha chiesto di “ridefinire il carisma della Congregazione dei Legionari di Cristo, preservando il nucleo vero, quello della 'militia Christi', che contraddistingue l’azione apostolica e missionaria della Chiesa e che non si identifica con l’efficientismo a qualsiasi costo”.

La storia di una congregazione, in particolare del suo fondatore, modella il suo carisma. E il caso unico della storia dei Legionari è proprio il tradimento così grave del loro fondatore. In un mondo in cui tanti soffrono per l'infedeltà dei propri genitori o delle persone care, questo tradimento potrebbe diventare una vera profezia.

In effetti, proprio quando si assiste al tradimento del padre che ha trasmesso la fede, per il credente diventa indispensabile il radicamento unico in Cristo. Questa è la testimonianza che sono chiamati a offrire i Legionari in un mondo di relazioni umane e affettive fragili.

4. Come riparare agli occhi delle vittime… non solo di abusi?

La congregazione dei Legionari di Cristo, ad opera del delegato pontificio, ha creato una “Commissione di avvicinamento” alla quale hanno potuto far riferimento le persone che sono state vittime degli abusi sessuali di Maciel. Nel 2010, inoltre, i superiori della congregazione hanno diffuso una lettera chiedendo perdono a queste persone.

Alcune vittime di Maciel hanno rivelato anche che padre Álvaro Corcuera, come direttore generale, ha fatto loro visita per chiedere perdono a nome della congregazione.

La congregazione ha inoltre reso noto in un comunicato del 5 dicembre che nella storia della congregazione 35 sacerdoti sono stati accusati di abusi sessuali di minori di 18 anni: nove di questi sono stati dichiarati colpevoli (incluso il fondatore), due sono stati ritenuti non idonei ad essere sottoposti a indagine quando è stata presentata la denuncia, in dieci casi l'indagine è ancora in corso e in 14 si è trattato di accuse infondate o comportamenti imprudenti.

Come ha scritto uno dei sacerdoti che assistono al Capitolo, padre Juan Sabadell, la “purificazione della memoria” non può terminare con questi gesti: deve estendersi alla richiesta di perdono a quanti sono stati attaccati dai Legionari perché dicevano la verità.

La richiesta di perdono deve poi essere estesa alle altre vittime del “sistema di potere” di Maciel constatato dalla Santa Sede, molto più numerose delle vittime di abusi sessuali. Molti, in particolare ex consacrate del movimento Regnum Christi, sono oggi sottoposti a cure terapeutiche profonde a causa degli strascichi psicologici del controllo delle coscienze a cui fa riferimento la Santa Sede.

Tutte queste persone sperano che il Capitolo generale, nella sua opera di purificazione della coscienza, abbia un gesto di richiesta di perdono e riparazione.

5. Quale futuro per i Legionari di Cristo?

Sia papa Benedetto che papa Francesco si sono espressi pubblicamente a favore di una purificazione e di un rinnovamento di questa famiglia religiosa, che deve trovare il suo impulso decisivo nel Capitolo generale.

Da quest'ultimo dipenderanno in buona parte il nuovo entusiasmo e la libertà di spirito dei membri della congregazione.

La risposta alla domanda relativa al futuro è nelle mani dei partecipanti al Capitolo. Le loro deliberazioni potranno essere seguite attraverso questa pagina.

Ci sono altre domande o altri elementi di cui il Capitolo generale dei Legionari di Cristo deve tener conto? Puoi aggiungerle tu stesso, in piena libertà, nel riquadro dedicato ai commenti.

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