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Stop al bullismo su Internet!

STOP BULLYING – it

Filipe Matos Frazao

Aleteia Team - pubblicato il 21/11/13

L’Ufficio cattolico internazionale per l’Infanzia lancia una campagna di responsabilizzazione davanti a questa nuova forma di violenza in grande espansione.

Il fenomeno del cyberbullismo è diventato una vera e propria piaga sociale in molti paesi del mondo, soprattutto Stati Uniti e Canada, ma che non risparmia nemmeno l’Europa, dove gli esperti parlano di un “vero e proprio lato oscuro dei social network”.
A ottobre 2012 Amanda Todd, giovane canadese di 15 anni, si è uccisa dopo avere annunciato la sua intenzione su Youtube e aver rivelato di essere stata vittima di bullismo per 3 anni.

Nella commissione “Comunicazione e Informazione” della 37° sessione della Conferenza generale dell’UNESCO, in cui tutti gli Stati membri si sono radunati a Parigi da 5 al 20 novembre, l’Ufficio cattolico internazionale per l’Infanzia (BICE) ha interpellato i partecipanti riguardo il cyberbullismo e la necessità di intervenire contro questa forma di violenza
Secondo l’Osservatorio dei Diritti di Internet, la stima del numero di vittime varia a seconda dei differenti studi internazionali dal 9% al 34%, mentre il numero degli artefici confermati varia dal 4% al 21%. E stando a questi studi, il cyberbullismo è un fenomeno in aumento.

BICE si augura che l’esperienza dei paesi in cui è forte lo sviluppo delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) possa essere utile per la prevenzione all’interno di quei paesi in cui le TIC sono in via di sviluppo” ha sottolineato nel suo intervento Monique Scherrer, rappresentante BICE presso l’UNESCO.

BICE lancia una campagna “STOP AL BULLISMO SU INTERNET”. Questa mira a responsabilizzare chiunque, e soprattutto i ragazzi a partire dai 13 anni, affinché non siano né vittime, né complici – neanche involontari – di cyberbullismo.
BICE annuncia che le 10 000 firme attese verranno presentate a settembre 2014 a Ginevra in occasione della sessione del Comitato ONU per i diritti dell’infanzia dedicata ai “social network e i diritti dell’infanzia”.

La campagna ha già raccolto 500 firme!

Per partecipare e ottenere maggiori informazioni visitate il sito BICE www.bice.org.

[FONTE: http://www.aleteia.org/fr/mode-de-vie/actualites/stop-au-harcelement-sur-internet-16754002]

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