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Chiesa italiana e il lavoro dei giovani che manca

Chieta italiana e disoccupazione

© Luna Vandoorne/SHUTTERSTO CK

Chiara Santomiero - pubblicato il 02/10/13

La risposta del Progetto Policoro: oltre 500 piccole imprese e 4 mila posti di lavoro

Per livelli così alti bisogna tornare al 1977: la disoccupazione in Italia ha toccato il 12,2% ma si parla di "record storico"  per quella giovanile che nella fascia 15-24 anni sfonda per la prima volta anche la soglia del 40%, balzando al 40,1% ad agosto, dal 39,7% di luglio (LaStampa.it 1 ottobre). Sono 667 mila gli under-25 in cerca di lavoro, pari all’11,1% dei ragazzi nella stessa fascia d’età: peggio dell'Italia, a livello europeo, c'è solo la Spagna con il 56% mentre mancano i dati di agosto della Grecia che a giugno era al 61,5%. Nell’eurozona la disoccupazione giovanile ad agosto è al 23,7%; la più bassa in Germania (7,7%).

E' emergenza occupazione giovanile quindi e non per niente Papa Francesco, sempre attento alla dignità che scaturisce dal lavorare e poter mettere a frutto i propri talenti, l'ha messa al centro anche del colloquio con il premier Letta nella visita privata in Vaticano dello scorso luglio e l'ha indicata tra i mali più gravi che affliggono il mondo in questo momento nel suo ultimo colloquio con il giornalista Scalfari. Ma la preoccupazione della Chiesa italiana per il lavoro giovanile o, meglio, per la sua mancanza si allena da tempo alla ricerca di soluzioni percorribili che rendano i giovani stessi protagonisti del proprio futuro. E' nato così, dopo il Convegno ecclesiale di Palermo del 1995, il Progetto Policoro, per il sostegno dell'imprenditoria giovanile in particolare nel Mezzogiorno, che continua a piantare semi di speranza anche in questi giorni difficili (www.progettopolicoro.it).

Il Progetto Policoro è attivo in 13 regioni – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche – e nel corso degli anni ha promosso la nascita di oltre 500 esperienze lavorative soprattutto in forma di consorzi, cooperative e piccole imprese le quali hanno dato origine a circa 4.000 nuovi posti di lavoro. Al valore dell'occupazione, specialemente in tempi di crisi economica, si aggiungono quelli della solidarietà con i più deboli (occupazione di lavoratori disabili, ex detenuti) e della legalità perchè alcune tra piccole imprese nate hanno ricevuto in gestione terreni confiscati alla mafia. Le diocesi coinvolte sono ad oggi circa 90.

Tra le ultime iniziative la cooperativa sociale “Maecenatis – Arch. Beniamino Contini”, nella diocesi di Matera-Irsina. "Nel solco tracciato dall’architetto Contini, la Cooperativa ha per oggetto prevalente l’intervento nell’ambito dei beni culturali, della tutela e valorizzazione dei beni d’interesse storico-artistico, compresi quelli ecclesiastici, della tutela dell’ambiente, dei diritti civili, della promozione della cultura e dell’arte, della formazione. La finalità della Cooperativa di creare occupazione e generare così economia per il territorio s’inserisce nell’esperienza maturata da alcuni soci e da Contini nell’ambito del Progetto Policoro della Cei. Contini è stato tra il 2000 e il 2003 anche presidente dell’associazione Solidarte, primo gesto concreto del Progetto Policoro nella diocesi di Matera-Irsina. L’associazione Solidarte ha iniziato la sua attività curando un progetto di apertura, fruizione e valorizzazione delle chiese del centro storico di Matera" (Agenzia Sir 13 settembre).

Nella diocesi di Nardò-Gallipoli, lo scorso 23 settembre è stato inaugurato il Centro Polivalente per Minori, “L’aquilone”, un’iniziativa della giovane Associazione di Promozione Sociale “Fili d’aquilone” gestita da Mery, Eleonora e Rossana che "con determinazione hanno coronato un sogno, quello di avviare un centro ludico ed educativo per i bambini e i ragazzi del territorio. Il Progetto Policoro della Diocesi di Nardò-Gallipoli ha sostenuto fin dall’inizio questa idea. Un percorso lungo e non privo di piccole e grandi difficoltà che non hanno scoraggiato le ragazze, decise fino in fondo a realizzare il loro gesto concreto, a mettere in gioco le loro conoscenze e capacità, a trasformare i loro studi in lavoro. Il Centro aperto a Sannicola offre servizi di doposcuola, laboratori creativi, corso di danza, chitarra, lingue" (www. Progettopolicoro.it).

E tra gli ultimi ingressi nella rete di Policoro anche la "dolce" impresa della cioccolateria "Edys" (Troina, Enna) accompagnata dall’équipe della Diocesi di Nicosia: "Oggi “Edys” è una realtà imprenditoriale radicata nel proprio territorio con l’obiettivo di produrre cioccolatini di eccellenza, puntando su materie prime qualitativamente ineccepibili (es. pistacchio di Bronte, mandorle di Avola, manna delle Madonie, nocciole del Piemonte, liquirizia della Calabria), lavorati artigianalmente con cioccolato" (www.progettopolicoro.it).

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