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Da giovedì tutti i cardinali elettori saranno a Roma

Chiara Santomiero - pubblicato il 06/03/13

Proseguono i lavori delle congregazioni generali

“E' difficile dire che ci sia connessione sicura tra l'ampiezza della preparazione nelle congregazioni e la durata del Conclave ma nel clima del collegio cardinalizio c'è l'intenzione di fare bene il lavoro preparatorio per arrivare al Conclave con una decisione matura. Di entrambe le fasi, però, non si possono prevedere tempi”. Così padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa vaticana, ha risposto alla sollecitazione di un giornalista a proposito dei tempi dell'iter che porterà all'elezione del successore di Benedetto XVI. Quel che è certo è che nemmeno la quarta congregazione generale svoltasi mercoledì mattina in Vaticano ha prodotto la sospirata (soprattutto dai media) data del Conclave.

I cardinali arrivati sono adesso 153 di cui 113 elettori: mancano ormai solo il cardinale di Varsavia Kazimierz Nycz e il vietnamita Jean-Baptiste Pham Minh Man. Il loro arrivo è previsto, rispettivamente, per il pomeriggio di mercoledì e la mattina di giovedì. Ciò significa che da giovedì tutti i cardinali elettori saranno a Roma. Forse proprio in questa previsione “potrebbe essere rispettoso – ha commentato Lombardi –, non essendoci fretta sulla decisione, aspettare che tutti gli elettori siano presenti per decidere la data del Conclave".

Nella quarta congregazione, tra l'altro, è stato deciso che giovedì ci si incontrerà anche nel pomeriggio. In Aula ci sono stati altri 18 interventi dalle diverse parti del mondo, rigorosamente secondo l'ordine di iscrizione e al momento sono 51 complessivamente i cardinali intervenuti. Poiché sono in lista molte altre richieste di intervento, il tempo per ognuno dei cardinali è stato “indicativamente” limitato a 5 minuti, ma allo scadere “non viene tolta la parola”, solo segnalato di concludere in tempi rapidi. Gli interventi “di diversa ampiezza” hanno riguardato, come anche negli altri giorni, la Chiesa nel mondo di oggi, le esigenze di nuova evangelizzazione, la Santa Sede, i dicasteri e i rapporti con gli episcopati. Emerge, però, la riflessione sul profilo del nuovo pontefice in relazione alle attese nella Chiesa e nel mondo.

Nel pomeriggio di mercoledì, i cardinali si incontreranno nell'adorazione eucaristica con recita dei Vespri e benedizione eucaristica nella basilica di S. Pietro per pregare, insieme al popolo di Dio, per il bene della Chiesa. A presiedere la celebrazione "il card. Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro, e non il card. Decano Angelo Sodano, come si era detto, invece, in un primo momento".

Una certa perplessità tra i giornalisti ha suscitato la notizia dell'annullamento – arrivata via mail proprio durante la conferenza stampa – del briefing previsto con i cardinali americani George e McCarrick. In questi giorni, i cardinali americani, con un briefing giornaliero sono stati forse gli unici, pur nel rispetto della riservatezza, a “sbottonarsi” un po' di più con i media circa i lavori nelle congregazioni.

“Non dò indicazioni ai cardinali su come comportarsi con la stampa – ha affermato Lombardi a proposito di questa vicenda -: è compito dei cardinali deciderlo all'interno del proprio collegio”. “Non mi stupisce – ha aggiunto Lombardi – che mano a mano il collegio metta a punto la sua modalità di intervento e dall'apertura vada verso una riservatezza crescente”. Sempre via mail è arrivata dopo qualche minuto la spiegazione della portavoce dei cardinali statunitensi, suor Mary Anne Walsh: “E' stata espressa preoccupazione nella congregazione generale sulla fuga di notizie sulle procedure confidenziali nei giornali italiani. A titolo precauzionale, i cardinali hanno concordato di non dare interviste".

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