San Michele uccide la Bestia, il diavolo. Questo accadrà nella battaglia finale. Papa Francesco ne ha parlato durante la Celebrazione Eucaristica per il Corpo della Gendarmeria Vaticana, in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono e protettore della Polizia di Stato Italiana e del Corpo della Gendarmeria Vaticana, che si celebra il 29 settembre.
«La Bibbia - ha spiegato il Papa - dice che con il diavolo è entrata nel mondo l’invidia, che ci distrugge, ci separa l’uno dall’altro. E nella Bibbia vediamo che il Signore ci dà gli Angeli che ci accompagnano, anche per difenderci, perché loro ci difendano da questa “politica” del diavolo, distruggere. Il diavolo vuole distruggere, come ha voluto distruggere Gesù. Ecco, questo ci ha salvato: Gesù. E per difenderci Dio ci ha dato gli Angeli che ci accompagnano. E il “capo” – per così dire – degli Angeli è San Michele».
Papa Francesco ha detto anche che «San Michele Arcangelo è colui che alla fine, nel Libro dell’Apocalisse – possiamo leggere nella Bibbia – è quello che combatte l’ultima battaglia contro il diavolo. E’ quello che fa cadere definitivamente il diavolo. Per questo noi benediciamo gli Angeli, per questo noi benediciamo San Michele. Benediciamo gli Angeli perché sono i nostri compagni di cammino. Benediciamo San Michele perché è lottatore e ti insegna, ci insegna a lottare contro il maligno, contro il nemico, che sempre crea delle insidie, delle cose per dividerci e per far cadere tutti noi».
Secondo Papa Francesco Dio, dopo il peccato, «non ci ha lasciati soli: ci ha dato degli Angeli che ci accompagnino, che ci accompagnino durante tutta la vita. E ognuno di noi ha un compagno di viaggio, un Angelo che ci accompagna sempre. Non bisogna dimenticarsi di pregarli. E anche questo esercito degli Angeli ha un capo coraggioso, che è proprio San Michele: è lì con la spada – lo vediamo nell’immagine – uccidendo il diavolo, uccidendo quella bestia. Così sarà la fine del mondo: quando ci sarà la vittoria definitiva di Dio sul male. E sarà lui a guidare l’esercito degli Angeli in quella lotta finale».
Il Papa poi riporta la “battaglia finale” all’interno della nostra quotidianità.