Lo protessero San Michele e gli angeli fino al punto in cui il fisico del santo fu sfibrato da una febbre maligna
San Francesco Saverio (1506, Javier, Spagna – 1552, Shangchuan, Cina) patrono delle missioni cattoliche, prossimo ad andare in Giappone, così scriveva ai suoi confratelli di Goa in India:
“Vivo nella grande speranza che Dio mi stia per concedere la grazia della conversione di questi paesi, poiché non fidando in me stesso, ho posto ogni mia fiducia in Gesù Cristo, nella Santissima Vergine Maria e in tutti i nove Cori degli angeli, fra i quali ho eletto per protettore il Principe e Campione della Chiesa militante san Michele; e non poco spero in quell’arcangelo alla cui speciale cura è stato affidato questo gran regno del Giappone. Ogni giorno mi raccomando a questi in modo particolare e a tutti gli Angeli custodì dei giapponesi”.
L’approdo in Giappone
Francesco Saverio divenne il primo missionario cattolico sbarcato in terra nipponica, a Kaghoshima nel 1549. Dopo tre anni di permanenza erano già sorte ben tre comunità cristiane con millecinquecento membri. Nominato provinciale di tutte le missioni dei gesuiti d’oriente, Francesco Saverio scelse come nuova meta la Cina, ma, giunto all’isola di Sancian, venne colto dalla febbre e morì nel 1552 a soli quarantacinque anni.
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Centomila chilometri
Nei dodici anni di permanenza in oriente il santo percorse oltre centomila chilometri. Nella sua biografia si legge che Francesco resistette alla visita del diavolo prima di partire per le isole Molucche, dove pare vivessero popolazioni cannibali.
Come si sia a lui manifestato Satana non ci è dato sapere; si sa che per il santo era come entrare nella “notte dell’azione”, nella piena solitudine, proprio di fronte ad una decisione difficile da prendere come quella di partire da solo e per sempre verso un mondo totalmente sconosciuto.
San Michele
Francesco reagì alla forza di negazione che gli si opponeva; quella forza negativa per lui era il demonio che forse egli vide fisicamente. Una cosa è certa, San Michele e i santi angeli, di cui egli era devotissimo, lo protessero sempre!
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