L’olio dell’unzione è particolarmente importante, poiché dicendo unzione si dice “Unto”, che in ebraico significa “Messia”
Il capitolo 30 del libro dell’Esodo descrive con minuzia gli ingredienti necessari per confezionare l’olio aromatico per la santa unzione, con la quale verrà consacrato il Sommo sacerdote, oltre che gli incensi che bruciano davanti al Santo dei Santi.
Questi profumi, sotto tutte le loro forme, oli o incensi, sono riservati all’unico servizio di Dio, perché a lui appartengono.
L’olio dell’unzione è particolarmente importante, poiché dicendo unzione si dice “Unto”, che in ebraico significa “Messia”.
L’olio santo è composto da quattro ingredienti, come spiega Anne Lecu nel suo libro “Mi hai unto con un profumo di gioia” (edizioni San Paolo).
1) Mirra
La mirra, odorosa e amara, è il primo profumo di cui si parla. Essa ci porta dalla Genesi alla Passione. Oltre che nella vita di Cristo, la si ritrova nel Salmo 44, che proclama che gli abiti del Messia vittorioso dovranno essere profumati di mirra.
La si ritrova poi ampiamente nel Cantico dei Cantici, come profumo dell’Amata. Ed è per eccellenza il profumo del Messia, aroma senza mescolanza, purissimo.
2) Cinnamomo
Il cinnamomo odoroso proviene dalla scorza di cannella verde. Lo si ritrova anche nel Cantico dei Cantici.
3) Canna aromatica
Il profumo della canna aromatica viene dal suo rizoma, un gambo sotterraneo. È pure citata nel Cantico (Ct 4,14) che riprende tutti i profumi dell’olio consacrato.
4) Cassia
Infine, la cassia: anch’essa è una spezia, tratta da una scorza polverizzata come la cannella. L’arbusto da cui è presa è magnifico. Una delle figlie di Giobbe si chiama proprio Cassia (Gb 42,14). Il profumo è anche fine della sventura.
Paul Fauré sottolinea che «le quattro componenti di questo unguento sacro sembrano provenire dai quattro punti cardinali». L’universo è interamente presente nella confezione dell’olio con cui si creano i messia. L’odore dominante nel profumo dell’olio sacro sarà proprio l’ultimo, la cassia.
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