Il parroco di un piccolo paesino della Basilicata, San Giorgio Lucano, racconta l’imprevista chiamata ricevuta la mattina del 25 aprile
«“Pronto sono Francesco, il Santo Padre…” Ci ho messo un pochino a riprendermi dallo stupore. Mi ha chiesto informazioni dettagliate sulla situazione che stiamo vivendo, sulla salute delle persone risultate positive, ha voluto sapere delle persone impegnate nell’emergenza sanitaria che stiamo combattendo e dei parrocchiani tutti. Ha voluto trasferire attraverso di me parole di vicinanza e conforto a tutta la comunità».
Per fortuna don Nicola Caino, sacerdote 29enne di San Giorgio Lucano (Matera) non è di quelli che non risponde alle chiamate da numeri sconosciuti. La mattina del 25 aprile proprio da un numero sconosciuto ha ricevuto una telefonata che rimarrà scolpita nella sua memoria. Mai si sarebbe aspettato che dall’altro capo del telefono ci fosse il Papa (Basilicata24.it, 25 aprile).
Uno scherzo?
Don Nicola, per un attimo, ha pensato di essere vittima di uno scherzo. «Non ho avuto il tempo di pensarci, ma ad un certo punto però ho messo il vivavoce per far sentire la voce del Papa alla signora che viene in parrocchia a cucinare, perchè, ho pensato che qualcuno poteva darmi del matto se lo avessi sentito solo io».
Il coronavirus in paese
La telefonata è durata una decina di minuti. «Il Santo Padre mi ha chiesto anche del mio sacerdozio. Mi sono sentito rincuorato. All’inizio di questa emergenza, quando abbiamo appreso della presenza di casi positivi in paese, abbiamo vissuto tutti momenti di smarrimento anche per la particolare situazione amministrativa (il Comune è commissariato ndr) che c’è in paese. Siamo però riusciti a fronteggiare le difficoltà come meglio abbiamo potuto grazie ai volontari della Protezione civile e al buon senso di tutti. Ai momenti di sconforto provati, oggi contrapponiamo la speranza che la vicinanza del papa ci ha trasmesso».
Il vescovo e facebook
Il sacerdote di San Giorgio Lucano ha poi ho informato il vescovo «per condividere con lui questa gioia e confrontarmi sul da farsi».
Quindi l’ha annunciato sulla pagina facebook della parrocchia, «non potendolo fare in altro modo a causa del coronavirus. La comunità di San Giorgio è costituita principalmente da persone anziane e sole, la telefonata del Papa servirà anche a loro per guardare al futuro con fiducia».
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