Una volta, si diceva volentieri di un neonato che sorrideva senza causa apparente che egli rideva con gli Angeli
La teologia unanime insegna che gli angeli sono presenti ai nostri fianchi in ogni istante della nostra vita, che essi non ci lasciano mai e, secondo la parola del Salmista, che ci guidano in tutte le nostre vie. E comunque, noi non li vediamo.
A meno di una incapacitá naturale, questa cecitá alle cose del mondo invisibile é un risultato delle nostre colpe: noi non siamo abbastanza puri per meritare la visione angelica.
I bambini e gli angeli
Una volta, si diceva volentieri di un neonato che sorrideva senza causa apparente che egli rideva con gli Angeli, traduzione popolare della credenza secondo la quale i giovanissimi bambini, dopo il loro battesimo, nella loro assoluta innocenza, avevano il privilegio di distinguere i beati Spiriti. Nessun bambino ancora privo della parola verrá a confermare a meno il fondamento dell’espressione. Ma accade talvolta che crescendo taluni tra di loro conservino questo privilegio della prima etá.
Alcuni bambini predestinati frequentano il loro Angelo custode come normale compagno e, che si tratti del futuro Padre Pio o distinguere padre Lamy, si meravigliano molto, un bel mattino, di scoprire che essi sono i soli in questo caso… Essi hanno ragione: sono essi che si muovono nella normalitá. Senza il peso del peccato, il mondo vedrebbe gli Angeli.
La pellicola
Jean-Edouard Lamy affermava che tra di loro e noi vi é meno di un vetro, una semplice pellicola. La santitá evangelica é un ritorno all’innocenza primitiva. E’ per questo che certi Santi, se non tutti, passano attraverso la pellicola che separa l’universo visibile dall’invisibile. Presso alcuni, questa frequentazione é di tutti i giorni e dura tutta la vita; presso altri, essa é legata ad un evento particolare, rimane 1’eccezione. Il fenomeno é di tutte le epoche.
Presenti nel Vangelo, benché in ritratto, liberatori di Pietro detenuto nella prigione di Gerusalemme o protettori di Paolo nelle sue peregrinazioni attraverso I’impero, gli Angeli non abbandonano la giovane Chiesa dopo la morte degli apostoli. Mentre che si scatenano le persecuzioni, numerosi martiri saranno sostenuti nei supplizi dagli Angeli.
Padre Lamy era soprattutto colpito dal modo che essi avevano di distogliersi immediatamente dalle donne che mancavano, con la loro tenuta, alla modestia cristiana. Questo disgusto era, paradossalmente, condiviso da Lucifero, che si indignava ipocritamente della loro impudicizia…
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Le benedizioni
Angeli della chiesa, Angeli degli altari, ma anche Angeli dei campanili ed anche di ogni campana… L’uso primitivo era stato di consacrare le torri delle cattedrali ai grandi Arcangeli; da ció viene certamente una credenza popolare secondo la quale gli Angeli di una chiesa estendono la loro protezione cosí lontano come arriva la voce delle campane del santuario.
Per il seguito, la Chiesa ammise che un Angelo poteva essere attribuito a ben altri posti, come a dei veicoli. E’ cosí che il Rituale cattolico prevede una benedizione dei ponti, delle case, delle scuole, delle tipografie, delle navi, dei treni, degli aerei e delle automobili.
(Per esempio, la benedizione di un ponte, dice: “Degnatevi di inviare dal Cielo il Vostro Santo Angelo, perché custodisca e difénda questo ponte, e tutti quelli che lo attraverseranno”). Cosí la cristianitá viva circondata da una costante ed attenta sollecitudine. E questa sollecitudine non si ferma al soglio della morte.
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